“Ciao Tony continueremo a suonare per te”, a Vertova l’addio al maestro Coter

Tutta la Val Seriana ha dato l’ultimo saluto al maestro Tony Coter. Più di 150 i musicisti che hanno eseguito “Signore delle Cime”.

Sono state tantissime le persone che questo mercoledì pomeriggio hanno dato l’ultimo saluto a Tony Coter, il maestro di musica di Vertova scomparso a soli 57 anni domenica in seguito ad una malattia.

La Fanfara Orobica si esibisce davanti al feretro

Le bande dirette da Coter, hanno suonato insieme seguendo la stessa bacchetta questa volta mossa dal vice di Tony, il maestro Pietro Guerini.

Coter e Guerini

I musicisti della banda di Colzate, di Cene, di Vertova, di Ponte San Pietro e i rappresentanti della Fanfara Orobica, hanno così salutato in musica il loro amico e compagno di vita.

Antonio Coter, da tutti conosciuto come Tony, si era diplomato in clarinetto nel 1988 presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo sotto la direzione del maestro Tassis. Dal 1970 era stato componente del Corpo Musicale Vertova mentre dal 1987 era direttore del Corpo Bandistico Musicale di Colzate.

Per 6 anni aveva diretto anche il Corpo Bandistico di Ponte san Pietro mentre nel 2006 aveva contribuito alla nascita della Fanfara dei Congedati della Brigata Alpina Orobica, che ha diretto con successo fino ad oggi. Dal 2010 è stato anche maestro direttore del Corpo Musicale S. Pio X di Cene.

Tantissimi i tributi e le parole di cordoglio lette alla fine della funzione celebrata dal parroco di Vertova, don Giovanni Bosio, insieme ad altri parroci della zona: “Continueremo a suonare per te”, hanno promettono i bandisti.

Presenti, oltre a circa 150 musicisti provenienti da tutta la Lombardia, numerosi gruppi di Alpini delle sezioni della zona, le amministrazioni comunali e i piccoli alunni di Tony che hanno lasciato dei disegni fuori dal cimitero.

L’ultimo saluto si è svolto in musica: prima la Fanfara Orobica ha eseguito due marce, poi, tutti i musicisti hanno eseguito il Signore delle Cime in onore del proprio maestro.

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