Cronaca
Gandino, almeno 15 le case visitate dai ladri in Valpiana
Giornata di indagini per i carabinieri: segnalazioni ed immagini della videosorveglianza al vaglio degli inquirenti
C’è un misto di rabbia e rassegnazione fra i proprietari di seconde case in Valpiana di Gandino, che nella notte fra martedì 7 e mercoledì 8 marzo hanno visto le loro proprietà in quota violate da una banda di delinquenti che ha passato a tappeto una vasta area a monte della chiesetta di Santa Maria degli Angeli.
Le denunce raccolte, con un continuo via vai nel corso della giornata di oggi giovedì 9 marzo nella caserma Carabinieri di via San Giovanni Bosco a Gandino, sono almeno una quindicina. Oggetto delle attenzioni dei delinquenti non soltanto le casette dislocate attorno all’antico “Bistrò”, ma anche quelle più a monte fra i pascoli della località Costa d’Olive, dove è situato l’ultimo parcheggio utile agli escursionisti prima dell’erta finale verso la Malga Lunga, in comune di Sovere.
Analoghe in tutti i casi le modalità d’azione: serramenti forzati, vetri in frantumi su porte o finestre ed interni messi a soqquadro, alla cerca di beni di un qualche valore (pochi), come ad esempio attrezzi utili per il lavoro nei boschi (motoseghe o decespugliatori), ma anche suppellettili in rame o vecchie stoviglie, che per i proprietari mantenevano soprattutto un inestimabile valore affettivo.
Gli inquirenti nel corso della giornata hanno avviato i riscontri rispetto alle immagini registrate in questi giorni dalla videosorveglianza (a Gandino c’è un impianto centralizzato controllato dalla centrale operativa in municipio) nei punti strategici di accesso ai monti. Al vaglio dei carabinieri anche alcune testimonianze, riguardo la presenza (forse per preventivi sopralluoghi) di persone non abituali dell’area montana.
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