Sulle tracce della nonna, a Gandino sbarcano i Marines

Dal North Carolina alla Valle Seriana per risalire alle origini della famiglia, emigrata un secolo fa negli States

Il ritrovo Servalli con Joe Masier (secondo da sinistra accovacciato)

Storie di emigrazione che si rincorrono a cavallo dei secoli, riannodando i fili del ricordo fra la Val Gandino e gli Stati Uniti.

Ha avuto il lieto fine di un allegro ritrovo corale con cugini e parenti il viaggio in Valle Seriana di Joe Meisel, capitano dei marines di padre tedesco, residente nel North Carolina. Joe approfittando del fatto di essere per sei mesi di stanza  in Germania ha deciso di raggiungere Gandino (unitamente al collega Andrew Abate di New Orleans (e pure di origini italiane), per rintracciare i luoghi d’infanzia della nonna Maria e dei bisnonni Giovanni Servalli e Margherita Nosari, che alcuni anziani gandinesi ricordano perfettamente in quanto sorella di don Giummì.

Giovanni Servalli e Margherita Nosari bisnonni di Joe emigrati negli Stati Uniti

I coniugi Servalli emigrarono in America quando la figlia Maria aveva solo 8 anni. Dal matrimonio nacquero anche Franco (Frank) ed Apollonia (Polly), che ereditava il nome da una zia, sorella paterna. Il ceppo Servalli gandinese da cui discende Joe per parte della nonna è quello dei “Tarantì – i Servalli di Gelindo”. Fra i quali anche Luigi, morto di recente. Proprio la moglie di Luigi, Maddalena, con la figlia Sara ed il genero Adriano hanno accolto i graditi ospiti, affiancandoli insieme ai cugini Renato e Pino in tour alla scoperta delle proprie origini.

La piccola Maria Servalli poi nonna di Joe Masier

Tappe obbligate la Basilica, il Municipio e via Dante con i cubetti della Corsa delle Uova (che Joe vorrebbe esportare negli States), ma anche la casa d’origine della nonna, al civico 4 di via Portone Fosco, oggi proprietà Canali.

Non è mancato come detto il ritrovo festoso con tutti i parenti, con tanto di commovente discorso di Joe riguardo l’importanza di mantenere e riscoprire le proprie radici.

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