Cai Valgandino, eletto il nuovo direttivo

Il Cai Valgandino rinnova il direttivo nel segno della continuità: Antonio Castelli confermato presidente.

Il Club Alpino Italiano, sottosezione Valgandino, ha rinnovato nelle ultime settimane il proprio direttivo, eleggendo l’organico che resterà in carica per il triennio 2017-2019.

Alla carica di presidente è stato confermato Antonio Castelli, che sarà coadiuvato dal vicepresidente tesoriere Tonino Rudelli, dai segretari Fabio Caccia e Cristina Speranza, e dai consiglieri Maurizio Bernardi, Giorgio Rottigni (Baita Monte Alto) Giuliano Bertasa, Pierantonio Pezzotta (gite estive ed invernali) Dario Nani (arrampicata e palestra), Gianangelo Perani (alpinismo giovanile) e Quirino Stefani (Biblioteca e materiale). Eugenio Caccia e Zanotti Eugenio sono i delegati per sentieri e Comunità Montana.

Lo scorso anno il CAI Valgandino ha festeggiato il settantesimo compleanno, dato che nacque nel 1946 all’indomani della Grande Guerra. La sottosezione conta oggi 262 soci, provenienti per lo più da Gandino, Casnigo e Cazzano S.Andrea, dopo la nascita, nel 1965, della sottosezione di Leffe. Il primo presidente fu Vittorio Baroncelli, affiancato, fra i soci fondatori, da Angelo Bombardieri, Gigino Rudelli, Renato Buzzetti, Giuseppe Bombardieri, Franco Astori, Benito Campana e Paolo Chiaramonti.

Nei primi anni di vita il CAI Valgandino legò la propria attività allo sci e al monte Farno, complice l’apertura nel 1951 della seggiovia, poi chiusa nel 1974. La sede sociale, oggi in prossimità del Parco pubblico Giuseppe Verdi a Gandino, fu a lungo aperta in piazza Vittorio Veneto a Gandino. Oltre all’attuale presidente Antonio Castelli, a guidare il Cai Valgandino si sono succeduti anche Gigino Rudelli (per circa 30 anni), Eugenio Mecca, Gabriele Bosio, Luca Ruggeri ed Eugenio Zanotti. Attività escursionistica (gruppo EGIA), alpinismo giovanile e Baita Monte Alto (nella foto) ed arrampicata boulder (Gruppo Koren) sono i campi principali di un impegno sempre attuale.

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