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Cronaca

Contro le mafie, ad Alzano la sede di “Libera” intitolata al gandinese Alessandro Ferrari

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“Libera” in Val Seriana: intitolata al vigile urbano gandinese Alessandro Ferrari la sede di Alzano Lombardo.

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La sede di “Libera” a Alzano Lombardo

Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, “Libera”, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, che dal 1995 s’impegna contro mafie, criminalità organizzata e corruzione, celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

“Libera” è arrivata anche il Val Seriana con la sede ad Alzano Lombardo inaugurata lo scorso 17 febbraio dedicata al vigile urbano di Gandino, Alessandro Ferrari, ucciso nella strage mafiosa di via Palestro a Milano il 27 luglio 1993, e Cristina Mazzotti, giovane ragazza comasca rapita dalla criminalità organizzata a Erba nel 1975, a soli diciotto anni, e successivamente uccisa dai suoi sequestratori.

La sede della Val Seriana si affianca agli altri due presidi già attivi sul territorio della provincia, quello della Bassa Bergamasca e quello dell’Isola Bergamasca-Valle Imagna, e alle iniziative del coordinamento provinciale bergamasco.

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Alessandro Ferrari

Alessandro Ferrari, 30 anni, morì il 27 luglio del 1993 a Milano nell’attentato terroristico di via Palestro. La bomba, nascosta in un’auto notata per primo proprio da Alessandro Ferrari, provocò la morte anche di tre vigili del fuoco e di un immigrato marocchino che dormiva su una panchina nelle vicinanze. L’obiettivo dell’autobomba era il Padiglione di Arte Contemporanea, nell’ambito di una trama eversiva che colpì anche Roma e Firenze.

Alessandro aveva trascorso l’infanzia a Gandino, con il padre Agostino, sarto, e la mamma Elisabetta Moro. Si erano poi trasferiti a Milano, ma la madre nel 1991 era tornata a Gandino, dove vivono tuttora il fratello Giuseppe ed i nipoti. Diplomato al Conservatorio, Alessandro era anche un valente organista. Riposa nel cimitero gandinese ed a lui, dal 2011, è dedicata la Sala Civica di Piazza Vittorio Veneto.

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