Leffe: è arrivata la sentenza del Titanic, ma potrebbe non finire qui

Per il parco di via Donizetti assegnato al Comune di Leffe un risarcimento di quasi 300.000 euro. “E’ solo un parte dei danni” e potrebbe aprirsi la via dei ricorsi

Il degrado del Parco San Martino

Dopo otto anni dall’avvio della causa, ed a quasi vent’anni dall’inizio dei lavori di costruzione, è arrivata la sentenza relativa al parco pubblico di via Donizetti a Leffe, a tutti noto con l’appellativo di Titanic per la particolare forma architettonica della struttura di contenimento, posta a pochi passi dalla storica scalinata di San Martino.

La vista esterna

Il tribunale ha accolto la domanda di risarcimento presentata dall’amministrazione presieduta dal sindaco Giuseppe Carrara nei confronti della Pasinelli s.r.l di Solto Collina (impresa esecutrice dei lavori) condannando la stessa al pagamento di 226.000 euro a titolo di risarcimento danni, cui si aggiungono rivalutazione, interessi e spese legali per oltre 63.000 euro.

La “prua del Parco “Titanic” ai piedi della scalinata di San Martino

Da anni il parco Titanic (sorto sull’area che era un tempo sede del Dopolavoro) è in uno stato di totale abbandono, proprio per l’ordinanza di chiusura e l’attesa della sentenza. Circa 1200 metri quadrati di parco, disposti su più livelli. La sentenza emessa dal Tribunale di Bergamo potrebbe non essere l’ultimo passo di una telenovela infinita, dato che le parti potrebbero proporre ricorso impugnando la sentenza avanti la Corte d’Appello di Brescia.

A farlo potrebbe essere naturalmente l’impresa condannata (anche se l’appello non sospende automaticamente la provvisoria esecutività), ma anche il Comune, che non ha visto soddisfatte le sue richieste di risarcimento al progettista architetto Paolo Fabri e all’altra impresa Biella Siro & figli s.n.c., cui dovrà riconoscere spese legali per circa 26.000 euro. A muovere il Comune verso l’appello sarebbe però e soprattutto il mancato riconoscimento da parte dei giudici del completo importo certificato in fase dibattimentale dal Consulente tecnico d’Ufficio (CTU), pari ad oltre 419.000 euro.

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