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Cronaca

“Il cristiano: ü poer bàla o altro?”, a Ponte Nossa incontro con “il Giamba”

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Serata in oratorio con il nossese Gian Battista Parigi, professore di chirurgia pediatrica che ha visitato 84 nazioni


Ha ancora un senso credere in Gesù oggi? È ragionevole chi nel mondo moderno continua a dirsi cristiano, oppure è solo un inguaribile ingenuo, “ü poer bàla”? A tentare di dare una risposta sarà venerdì 7 aprile, alle 20.45 all’Oratorio di Ponte Nossa, Gian Battista Parigi, meglio conosciuto come “il Giamba”, professore di Chirurgia Pediatrica all’Università di Pavia, Presidente del Centro per la Cooperazione Internazionale dell’Università e dell’European Board of Pediatric Surgery a Bruxelles.
Parigi, per motivi di lavoro, ha avuto l’opportunità di girare il mondo e di confrontarsi con le culture, le tradizioni, la fede della gente di ben 84 nazioni. Da “viaggiatore curioso” ha potuto sperimentare come la ricerca di un qualcosa di più grande di noi, di un significato più profondo nella vita, è una caratteristica propria dell’uomo, sotto tutti i cieli ed in ogni momento della storia.

“La ricerca di un significato ultimo della vita, chiamato “Dio” – si legge nell’annuncio proposto dalla parrocchia sul nuovo numero del notiziario parrocchiale “il Ponte” – è nata insieme con l’umanità. Agli inizi serviva per dare una giustificazione ai fenomeni naturali, per trovare un conforto soprannaturale alle gravissime difficoltà della vita quotidiana, ma in breve questa ricerca si trasformò nella ricerca del significato ultimo delle cose, quella caratteristica intrinseca ad ogni uomo che viene definito “il senso religioso”. La risposta a questa esigenza di un senso ultimo degli avvenimenti grandi e piccoli della vita venne data con l’elaborazione delle diverse religioni, prima solo animistiche, poi via via più strutturate, fino alla nascita, 2000 anni fa, di un bambino che pretendeva dirsi figlio di Dio. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, l’uomo ha imparato a indagare, spiegare e, qualche volta, controllare le forze della natura o le malattie, a conoscere l’universo che lo circonda in una notte non più così oscura: ma la nostalgia di un Altro da sé, il desiderio e la ricerca costante di un significato più profondo del suo vivere, ha attraversato immutato i secoli fino ai giorni nostri, e non c’è Big Bang che tenga”.

“Il Giamba” condividerà le sue esperienze di viaggio alla ricerca del senso religioso insito in ogni uomo, accompagnando i presenti in una affascinante esplorazione attraverso tre millenni e quattro continenti.

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