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Quarantasette anni, si laurea alla Sapienza di Roma: mamma Farida ora punta al Master

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Farida Colombo di Casnigo, sposata e madre di due figli, si laurea a Roma in Scienze dell’Amministrazione. “Non hai la freschezza dei vent’anni, ma vuoi mettere la motivazione?”

Una mamma, un marito, due figli, un lavoro di responsabilità… ed una laurea. A dispetto delle stagioni della vita e dell’ordinaria amministrazione, una mamma di Casnigo di 47 anni, Farida Colombo, lo scorso 3 aprile, si è laureata in Scienze dell’Amministrazione all’Università della Sapienza di Roma,  discutendo una tesi di diritto e sicurezza del lavoro legata al Jobs Act.

Farida è bergamasca di Albino (a dispetto del nome che ha origini arabe) e si è trasferita a Casnigo dopo il matrimonio con Luigi Bertocchi. E’ mamma di Fabio, 18 anni, e Francesco, 16 anni.

Alle frenesie domestiche, nella vita, unisce il lavoro da direttrice amministrativa della Casa di Riposo San Giuseppe, dove lavora da ormai quindici anni. A prima vista la laurea potrebbe dunque apparire un “capriccio” superfluo senza dirette necessità pratiche, dato che si è portati ad abbinare la frequenza ad un corso di laurea ad un’età nettamente più giovanile.

“Avevo da tempo il desiderio di approfondire le mie conoscenze anche a livello universitario – spiega Farida – dato che dopo aver ottenuto il diploma di Ragioneria al Romero di Albino avevo avuto da subito l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro, lavorando in due aziende private prima di approdare alla Casa San Giuseppe. Tre anni fa ho voluto dare seguito a questa aspirazione, iscrivendomi ai corsi della facoltà di Giurisprudenza della Sapienza. Non è previsto obbligo di frequenza, ma c’è l’opportunità di seguire le lezioni attraverso internet oppure in videoconferenza”.

Farida con la sua famiglia

I viaggi nella capitale non sono comunque mancati: almeno una ventina, in coincidenza con gli esami, senza contare quelli “inutili” per appelli annullati all’ultimo quando Farida aveva già in mano il biglietto di viaggio. Il 3 aprile il viaggio più importante, per la discussione della tesi, con la famiglia al completo ed un bel gruppo di amici.

“Devo dire che da un lato mi sono sentita “vecchia” – sottolinea Farida – verificando la difficoltà a memorizzare nozioni e dati tecnici che a vent’anni entrano in testa più velocemente. Dall’altra però mi sono sentita molto più giovane e, soprattutto, motivata. Lo studio apre la mente ed è una componente del benessere della persona”. La neodottoressa ha già rilanciato la sfida, iscrivendosi da subito al master per “Direzione ed organizzazione delle Aziende Sanitarie”. L’appetito vien… studiando.

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