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Cronaca

Ennesimo crollo di un ponte, gli amministratori “Le manutenzioni saltano, è colpa del malgoverno”

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Reazioni anche dal mondo politico bergamasco riguardo alla caduta di un ponte in provincia di Cuneo. E’ il terzo viadotto che crolla in 6 mesi.

Diverse le reazioni che giungono dal mondo politico bergamasco in seguito al crollo di un viadotto in provincia di Cuneo (leggi l’articolo qui): sindaci e amministratori denunciano un sistema che non funziona e si lamentano dei continui tagli centrali che diminuiscono drasticamente le manutenzioni.

“I comuni devono tornare ad investire in monitoraggio e sicurezza del territorio – commenta Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo -, condizioni oggi impedite da uno Stato che taglia gli investimenti, taglia il personale e vessa i comuni con assurdi procedimenti e tasse esose. Penso che i comuni debbano promuovere un’azione collettiva contro un sistema Stato, che fa di tutto per non farti svolgere il tuo dovere e ti condanna quando accadono disgrazie causate proprio dal suo mal governo. E’ una situazione paradossale quello che sta accadendo ai comuni: gli organismi di controllo e quelli giudicanti hanno spesso posizioni diverse dalla legge e spesso diverse anche tra loro, condizione che disorienta gli addetti ai lavori; i tagli del personale sono accompagnati da continui nuovi inutili procedimenti imposti da Ministeri e Autorità che hanno il solo fine di sprecare preziose risorse pubbliche e distrarre il personale tecnico dal proprio vero lavoro; i comuni pagano allo Stato nella maggior parte di casi l’IVA al 22%, anche per lavori di sicurezza e di urgenza, condizione che riduce ancora di più la già ridotta capacità di spesa. Duole dirlo e mi auguro ovviamente di sbagliarmi, ma di questo passo ne cadranno molti altri di ponti in Italia. Ciononostante questo Stato continua imperterrito ad insinuarsi nel vicolo cieco della burocrazia di palazzo dimenticandosi che la realtà è sul territorio, in mezzo alla gente, a risolvere i problemi non a crearne.”

“Non stanno crollando solo ponti e cavalcavia – scrive sul suo profilo Facebook l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte -, sta crollando anche la reputazione del nostro Paese. Servirebbe un piano nazionale straordinario di manutenzioni e invece le Province non possono spendere i pochi soldi che hanno in parte capitale perché i tagli del Governo non gli permettono di chiudere i bilanci in parte corrente. Un governo allo sbando”.

Una preoccupazione che accomuna tutti, come dimostrato anche dall’ex senatrice Alessandra Gallone che su Facebook ha scritto: “Io sono preoccupata. Il mondo è traballante parecchio…”.

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