Cronaca
Il Giro si avvicina, tappa a Ponte Nossa per la troupe della RAI
Giornalisti e cineoperatori al lavoro per raccontare la Valle Seriana in vista della Corsa Rosa che scatta il 5 maggio. Tappa a Ponte Nossa per il Santuario con affresco miracoloso e coccodrillo
Conto alla rovescia ormai agli sgoccioli per l’inizio dell’edizione del Centenario del Giro d’Italia, che come noto vivrà giornate cruciali in Bergamasca ed in particolare in Valle Seriana dal 21 al 23 maggio. La corsa rosa (dove non potrà mancare un pensiero commosso al ciclista Michele Scarponi, morto sabato 22 aprile in un tragico incidente stradale mentre si allenava sulle strade di casa) partirà dalla Sardegna (tappa Alghero-Olbia) il prossimo 5 maggio.
In terra orobica il Giro farà tappa con due frazioni che promettono grande spettacolo: domenica 21 maggio la 15esima tappa Valdengo-Bergamo riproporrà gli ultimi 40 chilometri del Giro di Lombardia 2016, con arrivo sul Sentierone. Lunedì 22 giornata di riposo e iniziative di promozione territoriale in Valle Seriana, dato che si ripartirà martedì 23 maggio da Rovetta verso Bormio ,con il più classico dei tapponi di montagna ed il passaggio su Mortirolo e Stelvio.
La copertura mediatica principale sarà assicurata dalla RAI, che annuncia soluzioni tecnologiche d’avanguardia, come microcamere e droni per le riprese aeree, statistiche in tempo reale, grazie all’uso di transponder indossati dai concorrenti in gara, rubriche dedicate, e spazio crescente per il mondo social. Per le principali tappe di montagne (quindi anche per quella di Rovetta) sarà assicurata la diretta integrale sui canali Raisport e Rai2 : una novità assoluta in 100 anni di storia del Giro d’Italia. L’emittente di Stato sta realizzando in queste settimane numerosi servizi utili a promuovere la Valle Seriana per i milioni di telespettatori che seguiranno la corsa in TV.
Oggi, lunedì 24 aprile, una troupe ha registrato immagini ed interviste a Ponte Nossa, nel suggestivo contesto del Santuario che è anche chiesa parrocchiale. Giornalisti e cineoperatori sono stati accolti dal parroco don Alessandro Angioletti, e si sono soffermati sull’affresco della miracolosa lacrimazione del 1511 (la prima ad essere riconosciuta), sulla storia del paese e della chiesa, ma anche sul coccodrillo imbalsamato che da secoli è presente nella parrocchiale nossese.
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