“La paura dei barbari”, a Leffe il dialogo fra arte e poesia

Nello spazio “Artists.sociologists” di via Donizetti a Leffe domenica 30 aprile l’evento di chiusura della personale “La paura dei barbari” dell’artista Patrizia Bonardi

È in programma domenica 30 aprile allo spazio “Artists.sociologists” di via Donizetti a Leffe, il finissage de “La paura dei barbari”,  evento espositivo della casnighese Patrizia Bonardi curato da Nila Shabnam Bonetti.

Dalle 16.30 alle 19 è in programma la proiezione in anteprima del video “Three  or  four” di Bonardi girato a Scutari (Albania). Seguirá la performance vocale della poetessa albanese Elona Çuliq che ha partecipato alle riprese. La giornalista Daniela Bezzi dialogherá con Patrizia Bonardi ed Elona Çuliq.  La mostra “La paura dei barbari” resterá aperta su appuntamento fino al 12 maggio.

È dedicata all’omonimo saggio  di  Tzvetan  Todorov, primo evento a Leffe dell’associazione artists.sociologists il video fa parte del nuovo lavoro di videoarte “Three  or  four” 2017 che Bonardi dedica alla pace fra i popoli e alla convivenza fra le religioni. A Scutari in Albania dove il video ha preso vita, convivono tre religioni musulmana, cristiana e ortodossa. L’incontro con la giovane poetessa Elona Çuliq ha dato modo all’artista di realizzare un lavoro in cui la spiritualità laica dialoga con le tre dimensioni religiose della città. La video performance in riva al grande  lago di Scutari è gestualità simbolica fusa a sonorità poetiche che incontrano la preghiera dell’alba del muezzin dal minareto, il canto di una suora clarissa di Scutari e il coro ortodosso.

La mostra propone il percorso che Bonardi ha intrapreso negli ultimi anni, focalizzandosi, in particolare, sulle problematiche dell’immigrazione.

“Quello che Todorov, ne “La paura dei barbari”, definisce come sentimento della paura – spiega Bonardi – appartiene  a popoli come il nostro che, con difficoltà, si è emancipato e arricchito ed ora teme di perdere tutto a causa delle masse impoverite provenienti da paesi più o meno limitrofi”.

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