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Cronaca

Processo d’appello per Massimo Bossetti, si riapre il dibattito dentro e fuori dal Tribunale

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Processo di secondo grado davanti alla Corte d’Assise d’Appello per Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato dell’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio e condannato all’ergastolo un anno fa in primo grado.

Si è aperto venerdì’ 30 giugno a Brescia, davanti alla Corte d’appello d’Assise, il processo di secondo grado a carico di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Bergamo per la morte di Yara Gambirasio. 

L’area attorno al Tribunale bresciano, resa off limits attraverso l’interdizione al traffico, è stata presa d’assalto da cronisti e fotoreporter, confermando l’attenzione mediatica per un caso che tiene banco ormai da sette anni. Tutto iniziò il 26 novembre 2010, quando la tredicenne Yara Gambirasio di Brembate Sopra sparì dopo essere uscita dal locale Centro Sportivo. Il suo corpo fu ritrovato tre mesi dopo in un campo a Chignola d’Isola.

Le successive indagini portarono gli inquirenti in Val Seriana, dove fu identificato il DNA di Giuseppe Guerinoni, un autista di autobus di Gorno, morto nel 1999. Secondo gli esami scientifici Giuseppe Guerinoni sarebbe il padre naturale di Massimo Bossetti, il cui Dna sarebbe stato isolato sul corpo della povera Yara e per questo arrestato il 16 giugno 2014.

Nel processo d’appello i legali di Bossetti intendono contestare la ricostruzione degli inquirenti e dei periti, come fatto senza successo durante il dibattimento a Bergamo, conclusosi con la condanna all’ergastolo dell’imputato esattamente un anno fa, il 1 luglio 2017. Anche il pubblico ministero di Bergamo Letizia Ruggeri ha impugnato la sentenza per la parte in cui Massimo Bossetti era stato assolto dall’accusa di calunnia ai danni di un suo collega, verso il quale avrebbe cercato di sviare le indagini. Bossetti si è sempre proclamato innocente. Il processo d’appello a Brescia, dove l’accusa è sostenuta dal procuratore generale Marco Martano, è destinato ad allargare ulteriormente il dibattito, soprattutto rispetto ai nuovi scenari d’indagine evocati dalla difesa nel proprio articolato ricorso.

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