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Cronaca

Sbarre di ferro in auto a Milano: condannato ultras atalantino di Fino del Monte

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Sentenze di condanna a Milano per quattro tifosi a Milano e per nove tifosi a Bergamo, relative a fatti del 2010 e del 2016. Assolti il leader Galimberti ed altri cinque ultras dall’accusa di associazione per delinquere.

Tecnici e calciatori preparano nei ritiri estivi la prossima stagione, mentre per gli ultrà è un periodo intenso per quanto riguarda i tribunali. Negli ultimi giorni sono state infatti emesse, a Bergamo e Milano, alcune sentenze che riguardano la presunta associazione a delinquere del leader della Curva Nord atalantina, Claudio Galimberti e di altri cinque ultrà, ma anche gli incidenti del dopo Atalanta-Inter a Bergamo del 16 gennaio 2016 ed il fermo di quattro tifosi atalantini a Milano al termine di Inter-Atalanta, disputata a San Siro il 24 aprile del 2010.

Per quest’ultimo episodio la terza Corte d’Appello del tribunale di Milano ha condannato quattro persone in abbreviato a due mesi e 20 giorni (pena sospesa). Fra loro anche un ventisettenne, A.V., residente in Valle Seriana a Fino del Monte. Gli altri sono di Osio Sotto e Seriate, uno di origine francese. I quattro erano risultati in possesso, nelle loro auto parcheggiate in zona Lampugnano, di tubi metallici in ferro di circa 80 centimetri e di una torcia illuminante. Nel corso del dibattimento si sono giustificati dicendo di possedere gli oggetti atti ad offendere per motivi professionali.

Condanne pesanti anche a Bergamo, dove l’11 luglio sono state emesse in abbreviato nove condanne per altrettanti ultrà, ritenuti protagonisti dell’assalto ai tifosi interisti nel dopopartita del 16 gennaio 2016. Cinque imputati sono stati condannati a 2 anni ed 8 mesi, per altri tre la condanna è stata di 2 anni e 6 mesi (fra loro anche un ultà dell’Eintracht Francoforte, gemellato con gli atalantini) e per un imputato una condanna a due anni. Tutti hanno anche ricevuto il DASPO, che vieta loro di assistere alle partite. Assoluzione invece per Claudio Galimberti (Bocia), Andrea Piconese, Giuliano Cotenni, Luca Valota, Davide Pasini ed Andrea Quadri, per i quali il pm Carmen Pugliese aveva chiesto a Bergamo la condanna per associazione a delinquere, legata a diversi episodi di violenza in relazione alle partite disputate al Comunale di Bergamo e più in generale alle derive violente del tifo organizzato. I giudici hanno assolto tutti i sei imputati “perché il fatto non sussiste”.

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