Sogni ed emozioni: 42 anni fa nasceva Gardaland. In un video i ricordi d’epoca

Il 19 luglio del 1975 a Castelnuovo del Garda fu inaugurato il parco divertimenti entrato nei sogni di intere generazioni. In quarantadue anni più ottanta milioni di visitatori hanno visitato la grande area che ha aperto in Italia l’era dei parchi divertimenti.

L’ingresso di Gardaland – Foto Facebook

A metà degli anni ’70 fu ritenuto da molti “un’americanata senza prospettiva”. Oggi, a quarantadue anni di distanza, resta fra le mete principali per il divertimento di migliaia di visitatori italiani e stranieri. Il 19 luglio 1975 veniva inaugurato il Parco divertimenti di “Gardaland”, entrato nei ricordi d’infanzia di intere generazioni di bambini e ragazzi (ma non solo) anche della Valle Seriana.

L’idea originale di un parco divertimenti sulle sponde del Lago di Garda, come ricorda il sito ufficiale  Gardaland.it,  venne concepita agli inizi degli anni ’70 da Livio Furini, un imprenditore veronese che prese ispirazione da una sua visita a Disneyland in California.

Dopo il successo dei primi anni, a partire dal 1984 Gardaland accelerò considerevolmente il suo percorso di crescita, consolidando la sua posizione tra i “grandi” a livello europeo e mondiale, tanto che nel 2005 Gardaland viene annoverato dalla rivista Forbes al quinto posto tra i migliori parchi divertimento al mondo.

Gardaland è stato il primo parco divertimenti italiano a dotarsi di un proprio albergo a tema e nel 2006 è entrato a far parte del gruppo Merlin Entertainments, di cui fanno parte realtà note a livello mondiale come Madame Tussauds (il museo delle cere a Londra),  i parchi Legoland ed il London Eye.

Dal 1975 ad oggi più di 80.000.000 di visitatori hanno varcato i cancelli di una realtà che conta 200 dipendenti fissi e circa 1.500 stagionali. In un video disponibile su internet è possibile vedere Gardaland nei primi giorni di attività, presentato da Febo Conti. Una vera e propria “archeologia” del divertimento (ben lontana dalle attrazioni da brividi del giorno d’oggi) che rimanda molti di noi ai tempi dell’infanzia e dei sogni che Gardaland seppe suscitare.

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