Cronaca
Buttano la cagnolina morente in un dirupo a Casnigo, denunciati i proprietari
Una donna è stata denunciata ai Carabinieri per abbandono di animali dopo aver buttato la propria cagnolina morente in un dirupo. Rischia una multa fino a 10.000 euro.
E’ stata una scena raccapricciante quella che alcuni volontari di un’associazione animalista della Val Seriana si sono trovati di fronte nel pomeriggio di mercoledì a Casnigo: in un dirupo in via Carrali, la strada che porta dalle piscine al paese, hanno ritrovato una cagnolina morente di 15 anni semi avvolta in un lenzuolo.
A lanciarla, si presume poco tempo prima, i suoi padroni pensando di liberarsene prima della morte. In verità gli stessi, una coppia e il figlio, hanno dichiarato ai Carabinieri che pensavano che la cagnolina fosse morta e si sono così sbarazzati della carcassa.
I volontari sono arrivati sul posto dopo la segnalazione di una ragazza e hanno recuperato l’animale: il cane, un simil pastore tedesco, era sofferente e in condizioni sanitarie pessime come appurato dal veterinario che se ne è preso carico.
I proprietari sono stati identificati grazie al microchip e sono stati denunciati per abbandono di animali, come previsto dall’articolo 727 del codice penale. Rischiano fino ad un anno di carcere e una multa da 1.000 a 10.000 euro. La cagnolina, viste le condizioni pessime, è stato addormenta e soppressa.
Si ricorda che, qualora qualcuno abbia un animale in fin di vita, può rivolgersi al veterinario per capire quale sia il trattamento meno indolore. Una volta appurato il decesso, lo stesso veterinario può occuparsi dello smaltimento della carcassa. Mentre per i più affezionati esistono anche in Italia i cimiteri dei cani o la possibilità di cremare il proprio animale.
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ANDREA
29 Luglio 2017 at 6:06
Auspico pene sempre più severe per chi si comporta male con i più deboli. Gli ignoranti devono essere colpinti nel portafoglio…..
Mirella
30 Luglio 2017 at 17:54
Leggo questa notizia e provo un grandissimo dolore, io ho amato il mio cane 100, 1000 volte di più quando si è ammalato. Avrei fatto qualunque cosa pur di salvarlo. Quando è morto, è stato sepolto e non lanciato in un dirupo.
Il corpo di un animale morto è un corpo e non una carcassa.
Ho solo il sollievo che la cagnolina sia stata tolta dal dirupo, ringrazio le mani amorevoli che lo hanno prelevato e aiutato a morire di una morte degna e umana. Coloro che si sono macchiati di un crimine talmente assurdo quanto crudele, in uno Stato civile dovrebbero essere processati e scontare una pena, d’altronde ciò che hanno fatto è un reato, sanzionati pesantemente e svolgere a vita lavori socialmente utili nei confronti degli animali, se possibile anziani e malati.