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FIT by G – Italiani, popolo di pigroni: lo dice Stanford

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Quante ore della nostra giornata passiamo in ufficio, davanti alla tv, al pc, in auto o sui mezzi pubblici? Troppe. I rischi di questa dura abitudine non sono da sminuire. Una vita sedentaria, infatti, ci presenta un rischio maggiore di mortalità prematura, una grande vulnerabilità del nostro fisico, una possibilità maggiorata di contrarre patologie croniche degenerative.

Nonostante queste considerazioni ormai risapute, studi negli ultimi anni sostengono che limitare il tempo giornaliero intitolato all’attività fisica sia un errore, molti ammettono addirittura di non aver mai svolto attività fisica o di avere uno stile di vita statico.

L’Italia purtroppo  non fa eccezione. Uno studio recente svolto dall’Università di Stanford ha classificato 111 paesi al mondo sulla base dell’indicatore della sedentarietà ed è triste rilevare che nella graduatoria pubblicata dai ricercatori, in ordine di pigrizia, il nostro paese si è classificato in tredicesima posizione, mentre al primo posto c’è l’Indonesia. La quota di sedentari purtroppo in Italia sfiora la quota del 40%. Strumento risolutivo della ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, il magazine internazionale rivolto alle scienze, è il nostro tanto amato smartphone: attraverso applicazioni di contapassi, gli studiosi dell’ateneo hanno potuto misurare i passi giornalieri mossi dalle persone in tutto il mondo, dati che in seguito sono stati commisurati a livello generale per redigere la classifica.

Il fattore predominante per la pigrizia sembra essere la mancanza di città  con mezzi di trasporto pubblici utili a rendere non così necessario l’uso di quello privato. In tal modo per raggiungere la propria meta qualche passo si è costretti a farlo quotidianamente. In secondo luogo altro fattore è la vita frenetica a livello lavorativo con conseguente sensazione di stanchezza mentale generale e mancanza di voglia di fare e addirittura di tempo libero a disposizione, ma ciò che vado sostenendo da tempo, per stare meglio non quindi è necessario un training quotidiano, o particolarmente faticoso, serve semplicemente allenarsi con regolarità.

I benefici di una vita anti pigrizia sono tantissimi, dall’ondata di positività per la liberazione delle endorfine, diminuzione di peso e di rischio obesità, aumento della circolazione che evita ristagno di liquidi e l’abbassamento del metabolismo. Ma questi citati sono solo alcuni, senza contare i secondari definiti anche “a cascata” sui principali.

La chicca del giorno: se però vi sentite irrimediabilmente Homer Simpson dentro e non vedete l’ora di tuffarvi sul divano per la vostra serie televisiva preferita, almeno da allungati e comodi fate qualche piccolo esercizio tonificante per l’interno coscia come mettere un cuscino tra le ginocchia e stringerlo e ripetere più volte il movimento.

Giusy

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