Cronaca
Referendum per l’autonomia: a Fiorano la minoranza si dissocia dal Sì
A Fiorano al Serio il gruppo di minoranza “Nuovo Corso”, con una mozione, si dissocia dalla posizione sul Referendum per l’autonomia espressa dalla maggioranza che promuove anche un’assemblea pubblica.
Con una mozione il gruppo “Nuovo Corso”, che siede all’opposizione nel consiglio comunale di Fiorano al Serio, si dissocia dalla posizione espressa dalla maggioranza comunale che, riguardo al Referendum per l’autonomia di Regione Lombardia, si è apertamente schierata per il Sì (leggi di più qui) in un volantino distribuito in paese dove si legge “Il comune di Fiorano al Serio aderisce al comitato APARTICO del Sì al Referendum per la Lombardia Autonoma”.
L’amministrazione ha anche organizzato un’assemblea pubblica in merito, in programma venerdì 29 settembre alle 20.30 nell’aula magna della Scuola Pia Albini Crespi di Fiorano al Serio, a cui interverranno esponenti politici locali.
“Vorrei precisare – spiega Virgilio Venezia del gruppo di minoranza – che non è il comune di Fiorano che si schiera per il SI, ma il Sindaco e la sua maggioranza. Considerato che nel Consiglio Comunale c’è anche la nostra lista di minoranza, ci domandiamo su quali basi il Sindaco e i suo consiglieri abbiano ritenuto che Nuovo Corso avrebbe aderito insieme a loro a questo comitato”.
Il testo della mozione
In riferimento al referendum consultivo del 22 ottobre inerente all’allargamento delle competenze amministrative per la regione Lombardia, la lista di maggioranza di Fiorano al Serio ha redatto un volantivo la pubblicizzazione di un incontro informativo riguardanti le ragioni del SI.
Sempre nel medesimo volantino è presente la seguente nota: “Il comune di Fiorano al Serio aderisce al comitato APARTICO del Sì al Referendum per la Lombardia Autonoma”.
Considerato che “il comune” è rappresentato dal Consiglio Comunale nella sua interezza quindi anche dalla nostra lista di minoranza; ci domandiamo su quali basi il sindaco e i suo consiglieri abbiano ritenuto che Nuovo Corso avrebbe aderito insieme a loro a questo comitato.
Sarebbe stato gradito, comunicarci questa loro intenzione, per magari discuterla insieme e vagliarne l’opportunità o meno.
Detto ciò, anche se questa adesione risulta informale, invitiamo il sindaco a chiarire ufficialmente, che non è il comune di Fiorano al Serio, ma è la Giunta e la sua maggioranza che aderiscono a questo comitato.
La nostra posizione su questo argomento è quella di non aderire a nessun comitato; perché riteniamo che, questo referendum, sia più un modo per misurare la forza della Lega rispetto ai suoi eventuali alleati e competitor, nelle elezioni regionali e nazionali del prossimo anno. Inoltre, sull’eventuale riuscita o meno dell’allargamento delle competenze amministrative, che vinca il sì, il no o l’astensione non ha alcun effetto pratico, in quanto la Regione può intraprendere le procedure dell’articolo 116 della costituzione indipendentemente dalla volontà dei lombardi e, considerato che, il leitmotiv della Lega è sempre stata la secessione prima e l’autonomia poi, il governatore Maroni, avrebbe potuto farlo all’inizio del suo mandando.
Ecco perché, riteniamo che i 46.000.000 di euro impegnati in questa operazione potevano essere usati in modo più costruttivo nella scuola e più in generale nella formazione o in altri ambiti sociali; soprattutto perché più di 21.000.000 sono stati spesi per acquistare i dispositivi per il voto elettronico che, finita la consultazione, secondo il govenatore Maroni, potranno essere usati dalle scuole, appunto, ma che invece saranno abbandonati in qualche armadio, in quanto questi “Tablet” molto probabilmente, non potranno essere usati, né nelle elezioni regionali, né in quelle nazionali, né in quelle comunali, e le cui specifiche tecniche spiegano chiaramente che, salvo una riconversione (possibile, ma a quali costi e con quali risultati?), a fini anti-broglio, non sono collegabili alla Rete in alcun modo, e quindi anche a livello didattico totalmente inutili.
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