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Cultura

“Tira fuori la lingua”, il concorso che valorizza la lingua madre

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Ultimo mese di apertura del bando di TIRAFUORILALINGUA, il concorso dedicato alla lingua madre. Iscrizioni entro il 31 ottobre, serata di presentazione e premiazione a Nembro il 25 novembre.

Le premiazioni del 2016

TIRAFUORILALINGUA, il concorso-festival dedicato alla valorizzazione della lingua madre e della cultura di appartenenza, italiana e non, da promuovere attraverso la creatività e l’arte in tutte le sue forme d’espressione, entra nell’ultimo mese di apertura del bando di iscrizione.

Entro il 31 ottobre sarà dunque possibile inviare la propria opera, con il modulo di partecipazione al festival, alla Biblioteca Centro Cultura di Nembro oppure direttamente all’indirizzo e-mail: tirafuorilalingua@nembro.net. Il bando completo è scaricabile cliccando qui.

Il tema della “lingua madre”, lingua del paese d’origine o dialetto, è esteso agli aspetti e alle espressioni del proprio bagaglio culturale che si ritengono significativi da promuovere e valorizzare.

Le opere selezionate saranno presentate nel corso della serata di premiazione che si terrà presso l’Auditorium Modernissimo di Nembro sabato 25 novembre 2017 alle ore 210.45. La serata si concluderà con l’assegnazione dei trofei, che raffigurano la famosa lingua di Einstein, realizzati e gentilmente offerti dalla ditta Persico Stampi e dei premi in palio. Alla prima opera classificata verrà assegnato un premio in denaro di 1.000,00 € (lordi) mentre un premio di 500,00 € (lordi) andrà alla migliore opera presentata da giovani e/o scuole.

La partecipazione al concorso è aperta a tutti: adulti, ragazzi e scuole di qualsiasi parte della Valle Seriana, della Provincia di Bergamo, della Lombardia, d’Italia, d’Europa, desiderosi di metterci la faccia e di tirar fuori, oltre alla lingua, la creatività e l’estro artistico per mettere in mostra l’imprescindibile legame con ciò che ci ha dato la vita, la lingua, una buona educazione e un bagaglio culturale per diventare grande e/o viaggiare.

I soggetti promotori sono la Cooperativa Sociale Gherim e la Biblioteca Centro Cultura di Nembro, supportati dal Sistema Bibliotecario Valle Seriana, dalle Cooperative Ruah e Interculturando, dall’Associazione Filo Amico, dalla Caritas di Albino, dall’Agenzia per l’integrazione e dall’Ufficio Pastorale Migranti. Il progetto è inoltre sostenuto dalla Fondazione della Comunità Bergamasca.

Le opere premiate nel 2016

Lo scorso anno il primo premio è stato assegnato a Jean Hamdo Tiemtorè, iscrittosi con l’opera intitolata KANDIA – Voices, con le seguenti motivazioni: “Per aver saputo rappresentare in maniera poliedrica la potenza creatrice della parola, quella cantata e pregata in lingua madre, in un’esperienza in cui la fede unisce, accoglie e favorisce la conoscenza reciproca, scalzando paure e pregiudizi”. Particolarmente significativa e toccante la dedica che il regista leccese originario del Burkina Faso ha espresso sul palco del Modernissimo: “Questo film l’ho fatto pensando a mio figlio che deve venire, pensando al mondo in cui lo vorrei vedere crescere, un mondo in cui la lingua, la cultura e tutti gli altri elementi materiali e immateriali che fanno la differenza tra di noi, sono dei passi per ricostruire la Torre di Babele.”

Il primo premio per la categoria “giovani/scuole” se l’è aggiudicato la Rete Scuole Senza Permesso con l’opera Rete Scuole Senza Permesso con le seguenti motivazioni: “Per aver saputo rappresentare la necessità di accorciare le distanze tra la paura generata da suoni di lingue sconosciute e la padronanza della lingua del paese ospitante, sottolineando al tempo stesso l’importanza dell’apprendere una nuova lingua senza mai dimenticare o togliere valore a quella che è la propria lingua madre”.

Si ripete anche quest’anno l’assegnazione, da parte della Cooperativa Ruah, di un premio alla memoria di Rokhy El Hadji Mor Gueye, uno dei suoi primi collaboratori di origine straniera che si è distinto per la sua capacità di dar voce al proprio bagaglio culturale. Questo particolare premio è assegnato a chi si è particolarmente saputo distinguere nell’ambito della promozione artistica ed interculturale. Il primo a riceverlo, nell’edizione 2016, è stato il giovane cantante di origine ivorianana Charles Kablan, secondo classificato all’ultima edizione del talent musicale The Voice of Italy “per essere riuscito a mettere in evidenza i propri talenti e a dare voce alla propria traiettoria identitaria e culturale”.

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