SILENZIO IN SALA
Silenzio in sala – Black book (Zwartboek)
Una cantante ebrea è costretta a fuggire da Berlino e rifugiarsi nei Paesi Bassi: siamo alla fine della seconda guerra mondiale e Rachel (Carice van Houten) cerca in qualsiasi modo di sfuggire all’incombere della follia nazista nei confronti del popolo ebraico. Sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia riuscirà ad infiltrarsi, mandata dalla resistenza partigiana olandese, proprio all’interno del comando nazista per sedurre un carismatico e “diverso” generale: la sete di vendetta andrà a cozzare con la relazione creatasi con la propria vittima, tanto inaspettata quanto coinvolgente. “Black book” è un ottimo film, che riesce a tenermi incollato allo schermo nonostante la tematica già affrontata in decine di pellicole; probabilmente troppo lungo nei suoi 145 minuti, ma in grado di fondere al classico clima dei film della seconda guerra mondiale un interessante alone di thriller. Sorprendente.
TITOLO: Black book (Zwartboek)
GENERE: Guerra / Thriller
REGIA: Paul Verhoeven
CAST PRINCIPALE: Carice van Houten, Sebastian Koch, Thom Hoffman, Halina Reijn, Waldemar Kobus
ANNO: 2006
DURATA: 145 min
VALUTAZIONE: 7,5/10
CURIOSITA’: Al tempo della sua uscita nelle sale il film risultò essere il più costoso mai realizzato nei Paesi Bassi
QUOTE: “Ogni sopravvissuto nasconde una colpa”
Rubrica a cura di Thomas Poletti – silenzioinsala.tumblr.com
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