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Cronaca

I mais antichi alfieri del G7 Agricoltura: in Provincia semi e pannocchie in chiave artistica

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Al via a Bergamo le attività legate al G7 dell’Agricoltura. Nel Palazzo della Provincia in via Tasso a Bergamo pannocchie e semi racconta cultura e coltura degli antichi mais bergamaschi. In prima fila lo Spinato di Gandino ed il Rostrato Rosso di Rovetta.

Rottigni e Covelli dei Mais di Gandino e Rovetta

Il G7 dell’Agricoltura ha il sapore degli Antichi Mais della Bergamasca. Ha preso il via sabato 7 ottobre a Bergamo la “Settimana dell’Agricoltura” in vista del vertice agricolo alimentare del G7 in programma a Bergamo il 14 e 15 ottobre prossimi.

Fulcro dell’evento inaugurale il Palazzo della Provincia di Bergamo in città, dove è stato inaugurato un allestimento dedicato ai mais autoctoni bergamaschi, alla relativa coltura, agli aspetti di tradizione e socialità (esaltati per esempio nel film “L’Albero degli Zoccoli” di Ermanno Olmi, Palma d’Oro a Cannes), ma anche all’innovazione in tavola ed alla biodiversità virtuosa che ha segnato (anche in questi anni) la rivalutazione degli antichi semi.

L’evento è organizzato da Provincia di Bergamo in collaborazione con Terapeutica Artistica – Accademia di Belle Arti di Brera Milano, Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali (CREA-CI) di Bergamo e le Associazioni dei Mais Antichi bergamaschi, con in prima fila la Comunità del Mais Spinato di Gandino e l’Associazione Rosso Mais del Rostrato Rosso di Rovetta, affiancate da Promoisola (per il Mais Nostrano), Cerealicoltori Brembani e Agricoltori Valle San Martino. A far gli onori di casa, al fianco di Matteo Rossi, Presidente della Provincia, c’era Paolo Valoti, ricercatore del Crea-Ci (Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali – sede di Bergamo) e la direttrice del Biennio Terapeutica artistica dell’Accademia di Brera, Tiziana Tacconi. Fra i presenti anche l’Onorevole Antonio Misiani.


L’idea è mostrare attraverso installazioni artistiche d’impatto la naturale ciclicità delle coltivazioni, ma anche gli aspetti culturali che sono alla base del cibo e del mais, nonché delle attività ad esso collegate. Nel cortile del Palazzo della Provincia di Via Tasso è stata ricreata l’atmosfera agreste delle corti di campagna, con centinaia di pannocchie utili per ornare ingresso e colonnato, con tavoli espositivi delle diverse realtà locali di promozione e valorizzazione (aperti sino al 15 ottobre).

I giovani artisti dell’Accademia di Brera (Biennio Terapeutica Artistica) hanno realizzato un “mandala”, termine sanscrito che indica una rappresentazione iconica circolare, utilizzando semi e colori degli antichi mais. Nello Spazio Viterbi è stata inaugurata la mostra fotografica “Nutrica Zea”, nella quale gli artisti di Brera evidenziano le proprie esperienze di semina, raccolta e sgranatura delle varietà di mais e della realizzazione delle opere. La mostra rimarrà aperta a ingresso gratuito fino al 22 ottobre.

Clicca sulle foto per ingrandirle.

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