Cultura
Bani di Ardesio, il suono delle campane viaggia sul web – video
La Federazioni Campanari Bergamaschi ha pubblicato sul web il concerto inaugurale della scorsa estate del recuperato castello campanario della parrocchiale di Bani di Ardesio. Centinaia di visualizzazioni per il video, legato al ricordo di don Francesco Brignoli.
Suonano a distesa… in tutto il mondo le campane della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Bani di Ardesio, grazie ad un video pubblicato sul proprio sito web dalla Federazione Campanari Bergamaschi. Centinaia di internauti hanno apprezzato la pubblicazione, sottolineando anche attraverso i moderni mezzi informatici l’attualità di un progetto di recupero presentato la scorsa estate.
Particolarmente efficaci le immagini amatoriali, in particolare quando nella seconda parte si concentrano sull’esecuzione a corda di antiche suonate. Il concerto è composto di otto campane, fuse dalla ditta Cavadini nel 1931, mantenuta integra, con ceppi alla veronese e suono a sistema ambrosiano.
L’intervento ha consentito di recuperare il ‘doppio sistema’ per il suono manuale a corda e tastiera, unitamente al restauro delle scale del campanile. “Un’opera di recupero importante – sottolinea Luca Fiocchi della Federazione Campanari – per una delle zone maggiormente martoriate dal fenomeno dell’automazione con la spoliazione dei sistemi di suono manuale. Un fenomeno oggi controbilanciato da un numero crescente di campanari di diverse età che, unitamente alla squadra campanaria di Rovetta, può operare un lavoro importante di contributo all’opera di ripristino dei sistemi manuali nella zona”. Il lavoro di restauro e ripristino del “doppio sistema” elettrico-manuale, realizzato dalla ditta Elettrocampane di Caravaggio, era sto presentato lo scorso giugno, mentre il concerto inaugurale immortalato in due video si è tenuto lo scorso agosto, in coincidenza con la festa della Madonna della Cintura.
A bani di Ardesio è legata la figura di don Francesco Brignoli, per tutti “ol prét di Bà”. Fu parroco a Bani dal 1890 al 1934. E’ ricordato per santità e carità, tanto che i fedeli accorrevano da lui da ogni parte. Nato a Peia nel 1853, è ricordato in un piccolo Museo vicino alla chiesa di Bani, ma anche in un recente documentario realizzato dal reporter Giorgio Fornoni.
Guarda il video cliccando qui.
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