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Cronaca

Halloween o Ognissanti? Cos’hanno in comune la festa religiosa e la festa pagana

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Festeggiare o non festeggiare Halloween? Un bel dilemma soprattutto per chi è cresciuto nella cultura cristiana e vive nell’epoca dove è facile lasciarsi trasportare dal mistero del terrore. Ma le due tradizioni hanno molto in comune.

Un dilemma a cui in tanti stanno tentando di rispondere in questi giorni: festeggiare Halloween o continuare a prendere in considerazione solo la nostra tradizione religiosa?

C’era una una volta la festività di Ognissanti e dei defunti, potremmo dire, quando durante l’1 e il 2 novembre si prendeva parte alle funzioni religiose e si faceva visita ai defunti nei cimiteri. Da anni però, sempre più imponente, anche nella cultura italiana si è imposta la festa di Halloween. Un momento sfruttato commercialmente ma che si basa su una tradizione ben precisa non così lontana dal nostro culto dei morti.

Cos’è Halloween?

La notte del 31 ottobre che precede la festa di tutti i Santi, è per i Paesi anglosassoni una notte molto speciale. La festa più commerciale, coi dolci e i costumi, è invece tipicamente americana anche se di derivazione inglese.

Halloween deriva da All-Hallows-Eve, vigilia di Ognissanti. La festa  vera e propria trae origini dalla festa celtica Shamain, che segnava il passaggio verso la stagione fredda. La vigilia di Samhain era la festività principale del calendario celtico, e veniva celebrata verso il 31 ottobre: rappresentava la fine dell’estate, in corrispondenza dell’ultimo raccolto. Gli aspetti più tipici della festa di halloween si devono però alla tradizione americana, importata dai padri pellegrini, che ha sviluppato tradizioni e leggende nuove con il dilagare delle tematiche del terrore e della morte.

Cos’hanno in comune la festa religiosa e la festa pagana

Bisogna precisare che feste pagane legate al mondo contadino e al culto dei defunti erano presenti in tutta l’Europa fin dall’antichità e che lo stesso cristianesimo ha scelto di porre le sue festività in concomitanza delle preesistenti feste pagane.

In questa notte infatti si trovano antiche consuetudini, riconducibili alla festa dei santi, dei morti o di più remote reminiscenze, anche in molte località europee e italiane. Basti pensare ai dolci, come il “pane dei morti” o le “ossa dei morti”, che hanno caratterizzato le nostre tavole molto prima dell’avvento di Halloween.

Si può così affermare che il richiamo fra le due tradizioni è forte, e non casuale: in questo particolare momento dell’anno in cui il fascino del “non conosciuto” e del “regno dei morti” contamina entrambi le fedi, la Chiesa ha posto i santi a sigillo. A noi la scelta di seguire il ritorno dei riti neopagani, o continuare a professare la fede tradizionale.

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