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Albino, Carla Fracci per gli Amici dell’Oncologia
Ad Albino spettacolo solidale a favore dell’associazione “Amici dell’Oncologia Val Seriana – Val Cavallina” con Carla Fracci e il corpo di ballo del Liceo Coreutico “A. Locatelli” di Bergamo.
La danza è vita: emozione, passione e soprattutto divertimento. Un dialogo fra mente e corpo, un linguaggio artistico tutto particolare: infatti, non usa la parola come la poesia, né il suono come la musica, né tele o colori, creta o marmo come la pittura e la scultura. E’ l’arte più essenziale, la più viva, la più sincera, la più immediata, in un certo senso la più “povera” di tutte, perché si esprime esclusivamente mediante il gesto del corpo. E per questo è bellezza, allo stato puro.
Ben lo sa il Liceo Coreutico “A. Locatelli” di Bergamo, che dal 2013, unico in provincia di Bergamo e secondo (con quello di Busto Arsizio) in tutta la Regione Lombardia, insegna l’arte tersicorea. Un’opportunità fantastica per quei giovani che vogliono seguire le orme di Roberto Bolle ed Eleonora Abbagnato, o addirittura di Raffaele Paganini e Oriella Dorella. Un “unicum” scolastico, diretto dal preside Prof. Giuseppe Di Giminiani, che può vantare la convenzione con l’Accademia Nazionale di Danza, Istituto di Alta Cultura di Roma, l’unica università che rilascia il titolo abilitante all’insegnamento delle discipline coreutiche nel sistema scolastico nazionale. Una scuola d’eccellenza per una Bergamo che vuole volare alto in campo artistico, studiando…sulle punte.
Ma ad esaltare ancor di più il Liceo Coreutico “A. Locatelli” è la presenza, quale direttrice artistica, di Carla Fracci, icona mondiale della danza, che segue le lezioni di tecnica della danza classica e di laboratorio coreografico tenute dalla Prof.ssa Elena De Laurentiis, e cura artisticamente gli spettacoli e gli eventi organizzati dal liceo.
Una rarità avere come direttrice artistica di una scuola una stella della danza mondiale come Carla Fracci, un artista che sa regalare emozioni alla danza e a chi fa danza. E i risultati si vedono, sia a livello scolastico che di partecipazione ad eventi e spettacoli.
E, in questo, Albino è fortunata. Infatti, per la prima volta in città, sabato 11 novembre, presso l’auditorium “Città di Albino”, potrà ammirare e ascoltare Carla Fracci, che sarà la direttrice artistica e la “madrina” di “Sì danza”, uno spettacolo di danza e musica dal vivo, che avrà come protagonista il corpo di ballo del Liceo Coreutico “A. Locatelli” di Bergamo, con le coreografie e la regia della Prof.ssa Elena De Laurentiis.
L’evento è promosso dall’Associazione Culturale Orchestra Salmeggia di Nembro e dall’associazione “Amici dell’Oncologia Val Seriana-Val Cavallina”, e si avvale della collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Albino, nonché del contributo di realtà imprenditoriali e commerciali, sostenitori istituzionali, fondazioni (come la Fondazione Comunità Bergamasca), e sponsor del territorio. Da segnalare la collaborazione tecnica di Clay Paki e il servizio di assistenza backstage fornito dagli allievi dell’Istituto Aeronautico “A. Locatelli” di Bergamo.
Lo spettacolo si articola in tre momenti. Dapprima, una serie di danze proposte dal corpo di ballo del Liceo Coreutico “A. Locatelli” di Bergamo, presente con 35 allievi danzatori, dalla classe prima alla quinta: contaminazioni di diversi generi di danza, con quadri che conducono lo spettatore in terre lontane di tutto il mondo. A seguire, salirà sul palcoscenico Carla Fracci che, intervistata dal presentatore e giornalista Fabio Santini, si racconterà al pubblico, attraverso storie ed aneddoti, gli stessi che si ritrovano nel suo libro autobiografico “Passo dopo passo”. Chiuderà l’evento la performance musicale del quartetto d’archi “Orchestra Salmeggia” di Nembro, con Alessia De Filippo (violino), Stefania Trovesi (violino), Irina Balta (viola), Elena Castagnola (violoncello)”.
Lo spettacolo “Sì, danza” si caratterizza anche per la sua valenza solidale: infatti, il ricavato sarà devoluto all’associazione “Amici dell’Oncologia Val Seriana-Val Cavallina”, per sostenere i servizi e le attività che mette in campo tutti i giorni (trasporto pazienti, supporto e assistenza oncologica, sostegno psicologico, materiale antidecubito e attrezzature di cura,…), per migliorare la qualità di vita dei malati oncologici e delle loro famiglie.
L’ingresso è su invito, e libero fino ad esaurimento posti.
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