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Cultura

Nei Musei della Val Seriana mostre ed eventi contro il femminicidio

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Terza edizione di “Nemmeno con un fiore…”, la rassegna del Circuito MUS.E.O. – Musei Est Orobie che si svolge nei musei della Val Seriana con mostre ed eventi  per dire “No” alla violenza sulle donne.

Da sinistra: Baronchelli, Bonassi, Bonardi, Pinessi e Bellucci

“Nemmeno con un Fiore…”, la rassegna proposta dal Circuito MUS.E.O. – Musei Est Orobie, torna anche quest’anno in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne con mostre, eventi in programma dal 23 novembre al 31 gennaio 2018.

I Musei della Val Seriana si aprono così, non solo all’arte, ma anche alla riflessione e all’attualità, diventando, non solo luoghi di memoria, ma soprattutto punti d’incontro dove costruire le basi per una maggiore sensibilità nei confronti della violenza di genere.

“Quest’iniziativa, promossa dal settore Serio Art di PromoSerio – spiega Orietta Pinessi, responsabile di Serio Art -, si è rivolta ai musei perché sono delle dimore dove anche fatti relativi all’attualità possono essere tema di riflessione. Il messaggio che vogliamo dare, senza cadere in un femminismo retrò, è che non dobbiamo abituarci alla violenza”.

“Il museo – continua Cinzia Baronchelli, responsabile del Circuito MUS.E.O, – è così come posto d’incontro vivo, perché anche la cultura e la bellezza possono elevare gli standard culturali e salvare il mondo. Il calendario propone così diversi momenti di stimolo oltre di incontro tra artisti e tra le diverse realtà museali”.

La prima mostra collettiva a tema ad essere inaugurata è stata “La figura Femminile nell’Arte” visitabile fino al 12 dicembre a Clusone presso l’atelier Franca Pezzoli Arte Contemporanea.

La mostra “La figura Femminile nell’Arte”

Il 23 novembre a Gandino il Museo della Basilica di Gandino organizza l’incontro “Attenzione alla violenza contro le donne” alle 20.45 presso la Biblioteca Civica. Esperti discuteranno riguardo a problematiche e prospettive educative di oggi. Relatori Dott. Renato Bresciani, direttore del dipartimento della programmazione dell’integrazione e Direttore del distretto di Bergamo est UST e Dott.ssa Manuela Zaltieri, Referente ATS Bergamo per il contrasto alla violenza. Il 25 novembre è la volta del Museo del Tessile di Leffe che propone la serata “Libere dalla Paura” con musica, balli, laboratori didattici e momenti di riflessione dalle 20:30 alle 23.

Sempre il 25 novembre a Parre al Parra Oppidum degli Orobi alle 17 verrà inaugurata l’installazione della visual artist Camilla Franzoni. La mostra, visitabile fino all’11 marzo 2018, sarà introdotta da Patrizia Bonardi (Bacs). “Abbiamo inteso la rassegna – sottolinea Annalisa Bonassi, conservatrice del Parra Oppidum degli Orobi – anche come occasione per dare una voce a giovani artisti emergenti e collaborando con gli altri musei. Nello specifico di Parre, Camilla Franzoni è una giovane artista laureata in Conservazione dei beni culturali a Brescia che, da una rondella di pietra simulacro di una fusaiola conservata al museo, proporrà un’opera che esaltare la figura femminile come divinità e come emblema della fertilità”.

Continuando con gli appuntamenti dal 6 gennaio al 10 marzo a Gromo al MAP – Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene “Nemmeno con un fiore… l’arte seriana contro la violenza sulle donne” sarà presente l’opera d’arte a tema “Di troppi silenzi”, a fianco delle opere “Metamorfosi” e “Insegnami a volare” dell’artista contemporaneo Alessandro Zanni di Sovere. Sabato 6 gennaio 2018, alle ore 15.30 presso la Sala Consiliare, incontro a tema con Benito Melchionna, Procuratore Emerito della Repubblica, a seguire, presentazione delle opere da parte dell’autore Alessandro Zanni.

Dal 2 dicembre al 7 gennaio a Clusone il MAT è contro il femminicidio: il 3 dicembre alle ore 16.00 inaugurazione dell’esposizione dell’artista Patrizia Bonardi “26 giovani donne” e del cortometraggio di “Rosso Cremisi” un film di Alessandra Salvoldi e Alessio Osio.

Il 6 dicembre a Nembro dalle 20.45 presso la Biblioteca Centro Cultura lettura musicata “Sola me ne vò” di e con Elena Borsato e Ilaria Pezzera, alla chitarra Claudio Fabbrini.

L’edizione 2017 è inoltre caratterizzata dall’adesione di tutti i 28 Musei del Circuito all’iniziativa nazionale Posto Occupato, esponendo all’ingresso una sedia rossa, simbolo dell’evento nazionale, a rappresentare le donne morte per femminicidio.

I dati Istat parlano di un’emergenza che c’è tutt’oggi: sono 7 milioni le donne italiane che hanno subito violenze sessuali almeno una volta nella vita e 1740 quelle uccise negli ultimi 10 anni. Nel 2016 62 sono state uccise dal Nord, 23 al Centro e 31 sud. Un problema di fronte al quale anche la cultura si interroga e può fare molto a partire anche dal nostro territorio.

Consulta il calendario completo qui.

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