Cronaca
Con il prolungamento della Teb traffico ridotto e sviluppo del territorio
Il prolungamento della Teb da Albino a Vertova porterebbe alla riduzione del traffico veicolare e allo sviluppo del territorio. I dati presentati dal Comitato lunedì sera.
Presentati nella serata di lunedì 4 dicembre presso la sala polivalente della Fondazione Gusmini di Vertova, i risultati della prima parte dello studio di fattibilità realizzato dall’associazione di professionisti “Trampiù”, sotto il coordinamento di Marco Lameri, riguardante le esternalità prodotte dal prolungamento della linea tranviaria T1 fino a Vertova.
I numeri stimati parlano di un milione di passeggeri all’anno (ad oggi quelli sulla tratta Bergamo – Albino sono 3,5 milioni), di 3000 spostamenti al giorno e di un risparmio di 20 minuti per passeggero.
Il prolungamento garantirebbe dunque una riduzione del traffico veicolare con il conseguente miglioramento energetico e un abbassamento di tonnellate di co2 prodotte. Inoltre ci sarebbe un incremento del valore immobiliare residenziale dal 7 all’11% e uno sviluppo del territorio.
Presenti alla serata gli esponenti politici del territorio e una folta rappresentanza di amministratori locali e di popolazione. Ad introdurre la serata Riccardo Cagnoni, Presidente del Comitato Prolungamento Tram Albino-Vertova: “Ringrazio il numeroso pubblico presente, è trascorso un anno e mezzo da 20 aprile 2016 quando si svolse il primo incontro sempre in questa sala con gli stessi soggetti che sono presenti anche questa sera. Nel frattempo sono state 11500 le adesioni al comitato con il supporto di numerosi privati. Gli obiettivi di questo studio di fattibilità sono da suddividere fra: diretti immediati ovvero migliorare la viabilità mettendo a disposizione un sistema di mobilità efficiente riducendo l’uso di auto private e riducendo così l’inquinamento; e indiretti indotti, il prolungamento infatti tenderebbe ad innescare lo sviluppo urbano territoriale”.
“Voglio sottolineare – ha proseguito il Sindaco di Vertova Luigi Gualdi – che quest’iniziativa è partita da una lettera del comune di Vertova per riportare l’attenzione sul problema viabilità evidenziando che il primo progetto della T1 prevedeva l’arrivo fino a Vertova”.
Sulla questione si è espresso anche l’Assessore alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte: “Avevamo fatto delle promesse e oggi dobbiamo fare degli investimenti che permettano di spostarsi più facilmente e velocemente. Questo è un esperimento andato a buon fine con lo studio di fattibilità. L’impegno di regione Lombardia c’è e ci sarà sempre, fianco a fianco con la Provincia di Bergamo”.
Più pragmatico il Presidente della Provincia Matteo Rossi che ha esortato i privati a supportare l’ente publico che non sarà in grado di sostenere tutti i costi: “In un momento di incredibile difficoltà finanziaria i soldi per fare il progetto li abbiamo trovati.Ora bisogna recuperare i 4/5 milioni che la provincia di Bergamo ha perso in questi ultimi anni nel settore viabilità e trasporti. In questi anni ho avuto la dimostrazione che alcune cose che sembravano impossibili si sono realizzate perché volute da tutti. O facciamo un patto che nei prossimi 5 anni il prolungamento della t1 e l’esecuzione della t2 in Valle Brembana verranno stanziati, oppure tutto questo sarà valso a nulla”.
Filippo Simonetti, Presidente della Teb ha concluso: “Il comitato ha fatto un lavoro interessante e innovativo portando a compimento un primo passo importante nonostante ci sono delle perplessità. Noi come azienda dobbiamo valutare se la spesa è sostenibile anche in termini più ampi, non soltanto calcolando il numero delle persone che adopereranno la linea, ma inglobando diversi aspetti circoscritti al progetto. Il dato vero su cui bisogna lavorare è il costo di gestione ma nello stesso tempo, se vogliamo essere più civilizzati, occorre superare questo gradino portando all’attenzione delle amministrazioni il beneficio che il prolungamento porterà alla Valle”.
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Max
5 Dicembre 2017 at 16:10
Complimenti per l’impegno e per la lungimiranza, ma mi sembra che stiamo pensando al “superfluo”, quando a mancare è “il necessario”. Grazie !!!