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Cronaca

Albino, ispettore dell’Ats arrestato: chiedeva soldi ingiustificati

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Colto in flagranza di reato con ancora i soldi in mano, un 63enne di Nembro ispettore dell’Ats di Albino è stato arrestato per concussione.

Mazzette ingiustificate a fronte di eventuali irregolarità mai accertate: C.B., 63enne residente a Nembro e ispettore del Dipartimento di Prevenzione Medico Area Igiene-Alimenti e della Sicurezza Nutrizionale dell’Ats (ex Asl), è stato arrestato nella mattinata di mercoledì 6 dicembre, colto in flagranza di reato mentre riceveva il denaro dalla donna titolare di un bar di Albino che in precedenza aveva concordato tutto con la Polizia. Abusando della sua qualifica e dei suoi poteri, l’uomo per la terza volta aveva costretto la donna a consegnargli 300 euro.

Gli agenti della Polizia Giudiziaria di Bergamo, dopo averlo trovato in possesso delle sei banconote da 50 euro che erano state rese riconoscibili in vista della perquisizione, lo hanno arrestato per concussione e condotto in carcere a Bergamo dov’è rimasto a disposizione del Gip per l’interrogatorio di convalida.

Il pm che si occupa del caso ha ricostruito che, quello di mercoledì, sarebbe solamente l’ultimo di tre episodi, il primo dei quali risalirebbe al 2011, sempre a danno della stessa donna che anche nel 2014 aveva sborsato 500 euro. L’ultima richiesta di 300 euro invece è giunta qualche giorno fa. Motivazione? Evitare eventuali problemi durante le ispezioni. La donna però ha denunciato l’uomo che potrebbe aver avuto lo stesso atteggiamento illegale anche con altre attività per questo gli inquirenti rimangono a disposizione per segnalazioni.

“Nell’ambito della propria autonomia – scrive Ats in una nota -, Ats valuterà tutte le azioni da intraprendere a tutela propria e della popolazione rispetto all’ipotesi di reato contestato, che comunque è di natura economico-amministrativa in ambito personale e al quale l’azienda è totalmente estranea. La Direzione si è subito resa disponibile a collaborare con la magistratura per fornire tutti i supporti necessari a un’accurata ricostruzione della vicenda e, come previsto dalla Legge, ha immediatamente disposto di procedere con la sospensione del dipendente dal servizio”.

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