Cultura
Matteo Zanga fotoreporter della spedizione di Simone Moro in Siberia

Lunedì Matteo Zanga partirà con Simone Moro come fotoreporter della nuova spedizione in uno dei posti più freddi del mondo in Siberia.

Matteo Zanga
Matteo Zanga non è nuovo a queste avventure: fotografo di Villa d’Ogna, fondatore di un’agenzia di comunicazione, è pronto a documentare la nuova avventura dell’alpinista Simone Moro che lunedì 22 gennaio li vedrà partire per la Siberia.
Dopo diverse esperienze già ad alte quote o in località molto fredde, ricordiamo quella del 2012 sempre con Simone Moro sul Nanga Parbat, quella del 2014 sul K2 e la più recente, nel 2016, che l’ha visto protagonista con Alex Bellini della traversata del ghiacciaio Vatnajökull in Islanda, Matteo si metterà alla prova in un viaggio documentaristico che lo porterà a scattare tra le tribù nomadi che vivono nei posti più remoti del mondo tra il ghiaccio perenne dove il termometro scende incredibilmente anche a – 70°.
“Sono molto entusiasta per questa nuova esperienza – ci spiega -. Andremo nei posti più freddi della terra e sarà una sfida più tecnica che fisica. Spero che la strumentazione risponda bene, è questa l’incognita più grande”.

Tamara Lunger e Simone Moro
“Quella dell’inverno 2018 – aveva anticipato a dicembre Simone Moro svelando la nuova meta-, sarà una spedizione nella remota e freddissima regione montuosa della Siberia chiamata Chersky Range. Queste sono le regioni classificate come le più fredde del pianeta e le limitrofe città di Oymyacom e Yakutsk, si contendono tutti gli anni il record dei centri abitati più freddi del mondo”.
Con Simone e Matteo lunedì partiranno dall’aeroporto di Orio al Serio anche l’alpinista Tamara Lunger e il reporter italo-russo Filippo Valoti Alebardi. Il gruppo attraverserà la catena montuosa del Pik Pobeda con l’obiettivo, non tanto di mettersi alla prova fisicamente, visto che tutti sono abituati ad esperienze molto più dure, ma di vivere e documentare come le popolazioni autoctone sopravvivano da secoli in questi posto desolati.

Matteo Zanga
Riconosciuto per la sua grande abilità nel ritrarre volti e scenari ed immortalare, insieme allo scatto fotografico, un’ampia sfera emozionale, Matteo ancora una volta è chiamato a documentare l’anima di un luogo unico.
“Spero di riuscire a portare a termine questo nuovo lavoro – conclude -. Chi vorrà potrà seguirci attraverso i social network dove condivideremo alcuni dei momenti del nostro viaggio. La spedizione dovrebbe durare circa un mese e mezzo”.
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pierre
21 Gennaio 2018 at 12:55
Have fun, guys!