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“Immaginazione: viaggiare, scoprire e vivere”. Due incontri del CAI di Albino

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“Viaggiare, scoprire, vivere”: ad Albino il Cai organizza una serie di incontri informativi sulla montagna.

Si fa sempre più concreta e ad ampio raggio di interessi l’azione sociale della sottosezione CAI di Albino. Obiettivo: promuovere la conoscenza, la valorizzazione e lo sviluppo dell’ambiente alpino. Dopo mostre fotografiche, conferenze con i più importanti alpinisti italiani e stranieri, ecco “Immaginazione: viaggiare, scoprire, vivere”, una serie di incontri formativi e informativi su temi che hanno stretta attinenza con la montagna o reportage di viaggi e spedizioni effettuati dai soci albinesi del CAI.

In programma, due incontri, sempre al venerdì, alle 21, presso la sede sociale del CAI, in via S.Maria 10, a Comenduno. Nel primo, in calendario venerdì 26 gennaio, si parlerà di “Soccorso Alpino: il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), cos’è, struttura, funzionamento”, a cura del CNSAS Media Valle Seriana.

Il CNSAS è estremamente importante per chi va in montagna, perchè vigila sugli escursionisti e interviene in loro aiuto quando è chiamato in causa, in caso di pericolo. Il CNSAS si articola sul territorio nazionale attraverso 21 Servizi, costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato. Ad essi convergono 31 Delegazioni alpine e 16 Delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i Nuclei operativi, chiamati Stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le Stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. A Bergamo, a guidare gli uomini della VI Delegazione orobica del soccorso alpino è Elia Ranza, aiutato dal vice Giovanni Gamba. Sono operative 7 stazioni, per un totale di 122 volontari. La Stazione di Media Valle Seriana è guidata da Marco Morosini, sostenuto da Gianluigi Bianchi.

In secondo incontro, invece, è in locandina il 2 febbraio: si tratta di un reportage di Lino Schena sulla Shimshal Valley, una valle nascosta nel Karakorum pakistano, dal titolo “Shimshal e oltre”. A dare il nome alla valle è Shimshal, un villaggio situato nel centro di Gojal Tehsil, nel distretto di Hunza, nella regione del Gilgit-Baltistan del Pakistan, al confine con la Cina. Si trova ad un’altitudine di 3.100 metri sul livello del mare ed è il più alto insediamento nella Valle di Hunza. La superficie totale di Shimshal è di circa 3.800 kmq e ci sono circa 2.000 abitanti con un totale di 240 famiglie.

La bellissima Valle di Shimshal costeggia una delle straordinarie catene montuose del Pakistan, il Karakorum, ed è impreziosita dalla presenza di alcuni dei ghiacciai più estesi del mondo e dallo Shimshal Lake, un lago a forma di cuore, generato dallo scioglimento dei ghiacciai. L’accesso stradale alla valle è possibile soltanto dal 2003, dopo la costruzione di una strada che ha richiesto ben 18 anni di lavori.

Articolo tratto dal mensile Paese Mio

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