Cronaca
CAI Gazzaniga: 44 anni di storia locale
I numeri del CAI di Gazzaniga a 44 anni dalla sua fondazione in questo articolo di Paese Mio.
Molta acqua è passata sotto i ponti da quel lontano 1974, data di costituzione della sottosezione CAI di Gazzaniga. E molta ne passerà ancora. Quest’anno, dopo 44 anni trascorsi in un costante impegno di frequentare, rispettare e far conoscere la montagna, il CAI di Gazzaniga vuole fermarsi un attimo, per tirare le somme ed analizzare quanto è stato fatto, non solo per la montagna, ma per il territorio, per il suo paese, per sentirsi inseriti e coinvolti nella società del luogo dove opera.
Scontato lo spirito che il gruppo (ormai circa 450 iscritti, la terza sottosezione bergamasca per numero e attività) ha dimostrato a favore della montagna, non solo come frequentazione ma anche come conoscenza, studio e divulgazione. Ciò è anche merito della Commissione Cultura che ha così saputo diffondere la peculiarità del territorio, individuando e promuovendo, di volta in volta, aspetti storici, geologici e artistici. Per la cronaca, altre Commissioni che si occupano della montagna sono quella di Alpinismo, Scialpinismo, Giovani Dentro, Alpinismo Giovanile e Sentieri, che promuovono gite, aggiornamenti, campagne di sensibilizzazioni, incontri, ecc.
Tutto è iniziato nel 2004 con l’allestimento del Museo, a cura del maestro Pezzera, presso le scuole elementari di Gazzaniga. Il maestro, originale e innovativo nel metodo didattico, nel tempo ha costruito con i suoi allievi numerose apparecchiature scientifiche che sono stare raccolte in cinque vetrinette, che mettono in mostra fossili, minerali, corpi solidi, corpo umano; un museo, strategico, quale ottimo veicolo di conoscenza per le scolaresche e le persone che lo visitano.
Poi, nel 2006 la scoperta, anzi la “riscoperta” del famoso, ma ormai dimenticato, “Marmo Nero di Gazzaniga-Orezzo”. A tale proposito, è stato realizzato il sito espositivo nel giardino vicino al Municipio, con il posizionamento di grossi monoliti semilavorati e squadrati, collocati in cerchio, quasi a simulare il famoso sito neolitico inglese di Stonehenge. Contestualmente, è stato pubblicato il libro “Il Marmo Nero di Gazzaniga – le pietre, le cave, i manufatti”, una ricerca che ha consentito di riportare alla luce una vera eccellenza per Gazzaniga e Orezzo, eccellenza che si è spenta solo a metà del 1900 con la chiusura delle cave.
Subito dopo, nel corso del 2007, si è realizzato il “Giardino Geologico della Valle Seriana” in via Salici, in fregio alla pista ciclopedonale Bergamo-Clusone. Su un’area di circa 3000 mq, sono stati collocati 15 grossi monoliti, del peso di parecchie tonnellate, che attestano e spiegano con rigore scientifico, la morfologia della Valle Seriana sotto l’aspetto geologico. Le rocce infatti sono la testimonianza del trascorrere del tempo e dimostrano il passaggio delle varie Ere Geologiche e le tumultuose trasformazioni che in questo periodo si sono manifestate. Su richiesta al CAI si possono effettuare visite guidate con un esperto.
Nel 2012, sempre presso le scuole elementari, è stato allestito il Museo dello Sci. Sulle pareti del lungo corridoio sono stati esposti un centinaio di sci di ogni epoca e tipo: sci in legno primordiali senza attacchi, sci sempre in legno con i primi attacchi solidali e sci moderni, da discesa, scialpinismo e fondo; nonché una ricostruzione di sci antichissimi ritrovati in Norvegia. Sono altresì esposti anche sci “famosi”, utilizzati da campioni in competizioni internazionali come Strobel, Nardone e Radici.
Nel 2013, poi, è stato realizzato un obelisco in Marmo Nero di Gazzaniga-Orezzo nella rotatoria della stazione di Gazzaniga, per testimoniare questa “eccellenza” nostrana. Questo pregiato materiale, conosciuto fin dal 1400, ha avuto il suo massimo splendore nei secoli 1600 e 1700 per il forte utilizzo che ne è stato fatto nella costruzione di numerosissimi altari, in particolare dai Manni, famiglia di artisti provenienti dal Canton Ticino, ma insediati a Gazzaniga per oltre 200 anni. Proprio in questi giorni è uscito il libro “I Manni intarsiatori del marmo nella bottega di Gazzaniga e Desenzano al Serio”.
Nel 2014, su un progetto condiviso con l’Amministrazione Comunale, è stato valorizzato il “Tracciato dei Colli”, un giro ad anello che, partendo dalla Valle Misma, dove inizia il sentiero del 25° del CAI, dopo aver percorso e tagliato a metà altezza i Colli di Gazzaniga, termina nella bella piazzetta di Rova. Lungo il sentiero grandi pannelli informativi illustrano brevemente la storia, la geologia, la flora e la fauna del territorio. Nel 2015, poi, è stato realizzato il grande “Sky line”, posizionato sul muro concavo sotto l’Isiss “Valle Seriana”, che rappresenta 16 monumenti significativi di Gazzaniga: le chiesette di Rova, l’antica fontana della “Ela” la chiesa di S.Rocco e la parrocchiale, il grattacielo, l’obelisco, il Mausoleo Briolini, il ponte del Bellora, ecc; un “unicum”, denominato anche “L’Orizzonte di Gazzaniga”. Suggestiva, poi, l’’illuminazione a led, per un bell’effetto cromatico e scenografico.
Sempre nel 2015, presso il parcheggio d’ingresso di Orezzo, è stato allestito un altro “Monumento al Marmo Nero”, costituito da una massiccia slitta in legno caricata con tre grossi monoliti di marmo e trainata da due cavalli con conducente, figure in acciaio. Questa opera vuole ricordare, oltre l’eccellenza del marmo nostrano, l’antica e faticosa attività di trasporto, tramite mezzi rudimentali, che solamente dopo il 1900 ha iniziato ed aggiornarsi e rendersi meno duro con la costruzione della strada carrozzabile e l’introduzione di automezzi mossi da motore a scoppio.
Infine, all’inizio del 2017, la Commissione Cultura ha realizzato il “Sentiero Creativo”, installando lungo gli ultimi 1.200 metri del sentiero CAI n. 523, che da Orezzo conduce in Coldrè, 14 cartelli con bellissime fotografie illustranti le nostre montagne, completate da aforismi di montagna di personaggi famosi e non, per promuovere e invogliare gli escursionisti ad un momento di riflessione.
Da quanto letto, si deduce che il CAI è un gruppo dedito certamente alla montagna, ma con interessi che spaziano anche in altre branche; inoltre, è pienamente inserito nel tessuto urbano del paese e ne riscopre e valorizza gli aspetti peculiari o dimenticati, arricchendo in questo modo la conoscenza della nostra storia e della nostra cultura. A questo proposito per il 2018 si sta già lavorando ad un nuovo progetto che farà conoscere la vera storia di Gazzaniga, dall’età delle caverne ad oggi. Anche questo lavoro è pensato a favore della cittadinanza, in modo da ricordare le nostre origini, le vicende trascorse, l’evoluzione del paese fino ai giorni nostri. Un grande progetto iconografico a beneficio principalmente dei ragazzi delle scuole, ma utile a tutti, per conoscere la nostra millenaria storia.
Articolo tratto dal mensile Paese Mio
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