Cazzano S.Andrea ricorda i deportati ed il soldato morto in Etiopia

A Cazzano S.Andrea una cerimonia per ricordare caduti, deportati ed il soldato morto in Etiopia.

Il monumento ai caduti

Domenica 29 aprile la comunità di Cazzano S.Andrea dedicata un grato ricordo a caduti e deportati che nella prima metà del secolo scorso dedicarono sacrificio estremo e privazioni alla Patria. Il programma organizzato dall’amministrazione comunale retta dal sindaco Sergio Spampatti prevede alle 10.30 la messa nella chiesa parrocchiale. Seguirà il corteo presso il monumento ai caduti, dove oltre ai caduti delle due Guerre Mondiali, saranno ricordati gli internati nei campi di concentramento tedeschi.

Lo scorso 27 gennaio hanno ricevuto, con decreto del Presidente della Repubblica e per mano del Prefetto di Bergamo, la Medaglia d’Onore riservata a quanti negli anni ’40 finirono prigionieri dei tedeschi. Proprio in questi giorni la comunità parrocchiale di Cazzano ha organizzato un viaggio in Germania, con meta Monaco di Baviera. Nell’ambito del programma è prevista una visita anche al campo di concentramento di Dachau.

Bernardino Tomasini

In occasione della cerimonia di domenica,  sarà ricordato anche l’alpino Tomasini Bernardo, morto ad Addis Abeba nel corso della guerra d’Etiopia. Il  nome di Bernardo Tomasini verrà posto sul Monumento dei Caduti, con un’apposita targa, ove finora non compariva, grazie all’interessamento del Gruppo Alpini e dei familiari. Fratello di Giovan Battista Tomasini, Bernardino morì nel 1937. L’anno successivo fu imposto il suo nome (Bernardina) ad una nipote.  Nel 1944 sarebbe morto anche il fratello Giuseppe, questa volta nella campagna di Russia, ed anche in questo caso il ricordo fu affidato al nome di un nipote. Giuseppe Tomasini è ricordato sul monumento dei caduti a Cazzano: le sue spoglie furono portate dalla Russia e deposte nel cimitero di Cazzano. Ora anche il fratello Bernardo avrà giusta menzione, nella sua veste di soldato che ha servito la Patria e la bandiera Italiana sino all’estremo sacrificio, pur nello sciagurato contesto coloniale.  La mattinata sarà accompagnata dal Coro Voci Orobiche di Casnigo.

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