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Cronaca

Troppi morti in montagna per un ponte festivo

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Il gruppo in partenza da Chamonix. Foto @ MLG Mountain Guide Facebook Page

Sono 11 le persone morte in montagna in queste “maledette” giornate di ponte del primo maggio. Quattro gli italiani: una guida alpina di grande esperienza e capacità, Mario Castiglioni di 59 anni, ed i bolzanini Marcello Alberti 53enne con la moglie Gabriella Bernardi di 52 anni ed Elisabetta Paolucci di 44 anni. Del gruppo, questa mattina uno dei feriti è deceduto all’ospedale. 

Castiglioni quando i cumuli si sono addensati sul ghiacciaio azzerando la visività si era trovato dietro, insieme i suoi clienti, un gruppo di 13 persone che stava provando a realizzare il sogno dello scialpinista forte e felice: la traversata da Chamonix a Zermatt. Mentre tentavano di raggiungere il rifugio Des Vignettes, poco sotto le Pigne d’Arolla, verso quota 3800m, Castiglioni, che stava pensando di mettere in sicurezza il gruppo, ha avuto un incidente cadendo in “un buco”, un crepaccio, questa la ricostruzione. A questo punto gli scialpinisti che lo seguivano si sono “impancati” e, anziché fermarsi e aspettare, hanno vagato in cerca della salvezza e del rifugio, trovandosi esposti al signor inverno che quest’anno non se n’è ancora andato e che, alleandosi con l’instabilità tutta primaverile e alla nebbia, ha dato un colpo di coda alzando un’improvvisa, ma prevista tempesta e abbassando violentemente le temperature. Ed è stata la tragedia: “Li abbiamo trovati su una cresta, uno era morto, gli altri in stato di ipotermia grave”, dice alla tv uno dei soccorritori.

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