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Cronaca

A Gandino le api non demordono, dopo la Basilica oggi è il turno del campanile

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Tre indizi fanno una prova: le api amano da morire la Basilica di S.Maria Assunta a Gandino.

Dopo lo sciame recuperato lungo un muro perimetrale una decina di giorni fa (leggi qui l’articolo), un nuovo corposo nucleo di insetti con relativa Ape Regina ha scelto sabato 19 maggio di crearsi una nuova casa a Gandino, sulle storiche mura del campanile della seicentesca Basilica, scrigno di tesori inestimabili.

In tarda mattinata ad avvistare il nuovo sciame è stato il prevosto don Innocente Chiodi, che ha notato l’insolito agglomerato lungo le pareti esterne del campanile. Il sacerdote ha allertato un giovane apicoltore della zona, Giovanni Parolini, figlio di Franco che l’8 maggio aveva provveduto al recupero in una situazione “logistica” certamente più agevole.

La collocazione scelta per sabato 19 maggio ha sconsigliato qualsiasi intervento, anche se qualcuno ha ironicamente ricordato a don Innocente la sua impresa da “climber” provetto la scorsa estate, quando salì sul campanile con corde e imbragatura nell’ambito di un’iniziativa del Koren Climb Val Gandino. Le api nel primo pomeriggio, anche a causa della pioggia, hanno cercato un luogo più sicuro, trasferendosi a poche decine di metri di distanza lungo una grondaia del Centro Pastorale. Tempo permettendo lo sciame verrà recuperato nelle prossime ore.

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