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Cronaca

Ad Adriano Galizzi di Agrigal il premio per l’innovazione agricola “Green Pride”

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Adriano Galizzi titolare di Agrigal ha ricevuto ieri a Milano il premio per l’innovazione agricola “Green Pride”. Riconoscimento promosso dalla Fondazione UniVerde per valorizzare esperienze di green economy

Nell’avveniristica cornice della Microsoft House di Milano, Adriano Galizzi, titolare dell’azienda agricola Agrigal di Leffe (Bg), questa mattina ha ricevuto il premio “Green Pride dell’innovazione in agricoltura 2018” nell’ambito dei lavori del “Green Pride dell’Innovazione in Agricoltura. Economia circolare e riduzione dello spreco attraverso l’uso della tecnologia”, promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Coldiretti Lombardia e Microsoft. 

I “Green Pride”, istituiti nel 2011, sono i riconoscimenti assegnati dalla Fondazione UniVerde allo scopo di valorizzare le innovative best practice italiane nel campo della green economy.

28 anni, una laurea in ingegneria gestionale, Adriano Galizzi è un imprenditore agricolo di prima generazione. Ha fondato 4 anni fa la sua azienda  agricola, AGRIGAL, partendo da un ettaro di terreno, ora ne lavora 5 ettari. Coltiva con metodo biologico diverse varietà di mais (alcune antiche come il mais Spinato di Gandino),  produce gallette di mais a chicco intero. Sempre con metodo biologico coltiva anche diverse tipologie di patate (di Rovetta, viola, ecc.). Ha sviluppato un canale e-commerce seguendo anche un progetto di web marketing per promuovere i suoi prodotti.

Ha recentemente lanciato  il primo “salotto gastronomico virtuale”, un blog collegato al sito web della  sua azienda e aperto a tutti gli amanti delle tradizioni culinarie e ai cultori del vivere sano.   Sul blog Adriano Galizzi propone  ricette per il consumo dei suoi prodotti, un lavoro integrato di avvicinamento alle esigenze del consumatore: consiglia  cosa comprare, lo spedisce a casa e suggerisce come cucinarlo. Grazie a questo sistema riesce a fare campagne di promozione dei prodotti partendo dalle ricette e non dal prodotto.

“Siamo orgogliosi del fatto che un riconoscimento così significativo sia stato attribuito a uno dei giovani che rappresentano la nostra agricoltura, un settore attento alle esigenze della società e capace di rinnovarsi  – sottolinea Coldiretti Bergamo -; grazie alla sua visione moderna, coniugando innovazione, tradizione e sostenibilità, Adriano è riuscito a dare ai suoi prodotti, che sono di nicchia e fortemente legati al territorio dove opera, una grande visibilità e l’opportunità di raggiungere un ampio mercato di consumatori attenti e consapevoli”.

Durante i lavori sono intervenuti Livia Pomodoro, Titolare della cattedra UNESCO di “Diritto al cibo” all’Università degli Studi di Milano e presidente del Milan Center for Food Law and Policy, Simonetta Moreschini, Public Sector Director Microsoft Italia, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, Paolo Menesatti, direttore CREA – ingegneria e trasformazioni agroalimentari  ed Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia.

Nel corso della mattinata è stato presentato anche l’8° rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” realizzato da IPR marketing e presentato dalla ricercatrice Sandra Cuolo. Lo studio, in generale, ha messo in evidenza la simpatia che gli italiani provano per l’agricoltura e gli agricoltori, con un 78% di italiani che è contrario agli Ogm e quasi l’80% è favorevole alla campagna #stopcibofalso lanciata da Coldiretti e Campagna Amica per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti.

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