Seguici su

Politica

Targhe di prova, interrogazione parlamentari Lega

Pubblicato

il

Targhe di prova, interrogazione parlamentari Lega. Roberto Anelli: “Urgente chiarezza, rivedere decisione assurda e lesiva”.

“La Lega, come sempre, è dalla parte di chi lavora e sta cercando di trovare una soluzione all’ennesima prova di incompetenza data dalla burocrazia romana, che con una circolare del Ministero dell’Interno ha vietato l’uso delle targhe di prova per i veicoli già immatricolati.” Lo afferma il capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, Roberto Anelli che, in accordo con l’Assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi, ha chiesto ai parlamentari della Lega di intervenire presso i ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno per chiarire le modalità di utilizzo della targhe di prova.

Il problema che nelle ultime settimane ha creato allarme soprattutto tra concessionari, commercianti e riparatori di veicoli riguarda infatti la restrizione dell’uso della targa prova ai soli mezzi non immatricolati: ciò renderebbe fuorilegge buona parte degli usi che attualmente vengono fatti di quel tipo di targa.

“Il Gruppo della Lega in Regione Lombardia – spiega Anelli – si è attivato presso i parlamentari del nostro partito, che hanno prontamente inviato un’interrogazione a risposta scritta, con primo firmatario l’On. Cristian Invernizzi, al fine di fare chiarezza una volta per tutte sulla questione. La recente circolare del Ministero dell’Interno sul divieto di utilizzo delle targhe di prova per i veicoli già immatricolati, oltre ad essere in aperta contraddizione con il Regolamento di semplificazione del procedimento di autorizzazione alla circolazione di prova del 2001, rischia di creare un danno enorme in termini economici ai tantissimi autosaloni che commerciano auto usate. Queste imprese infatti  – prosegue Anelli – si avvalgono delle targhe di prova per consentire non soltanto ai loro clienti di testare i veicoli, ma anche per gli spostamenti dei mezzi da e verso le officine, per la manutenzione e le riparazioni. Se quanto disposto dal Ministero dell’Interno dovesse passare, significherebbe dover assicurare l’intero parco auto, il che si tradurrebbe in una spesa assolutamente insostenibile per tutti coloro che commerciano auto usate.

Adesso la palla è nelle mani del Consiglio di Stato, interpellato per risolvere la questione, ma a noi non basta: occorre che il Ministero dell’Interno faccia marcia indietro e che il Governo intervenga con disposizioni chiare e inequivocabili.

Troviamo questa presa di posizione assurda, oltre che lesiva per un settore importante per l’economia del nostro territorio. Più in genere non condividiamo il modo di agire di una certa burocrazia, che dimostra una volta di più di fregarsene altamente di coloro che lavorano e di essere attenta unicamente al cavillo, dando prova di insuperabile efficienza – chiosa Roberto Anelli – solo e unicamente quando si tratta di spremere i cittadini.”

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *