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Cultura

Chiusa “L’eredità di Caravaggio”, più di 10 mila in visita alla mostra

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Conclusa l’esposizione primaverile “L’eredità di Caravaggio” a Palazzo Creberg. Più di 10 mila gli spettatori nei 26 giorni di apertura.

10.325 visitatori, 26 giorni di apertura con 3 weekend , 88 visite guidate gratuite, 6.500 cataloghi distribuiti, 14 opere esposte e 5 grandi restauri.

Sono questi i numeri dell’esposizione “L’eredità di Caravaggio” che si è chiusa giovedì 31 maggio. La mostra è stata allestita presso la sede storica del Credito Bergamasco, con un significativo gruppo di dipinti provenienti da storiche collezioni pubbliche e private.

Più di diecimila visitatori che hanno visitato Palazzo Creberg in 26 giorni di mostra, manifestando apprezzamento per le opere di Matthias Stom, Francesco Buoneri detto Cecco del Caravaggio, Giuseppe Vermiglio, Simon Vouet, Giovanni Lanfranco, Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo; testimonianze delle diverse declinazioni che il “caravaggismo” assunse tra il secondo e il quinto decennio del Seicento.

La mostra ha costituito l’occasione per realizzare alcuni restauri ad essa funzionali su opere del territorio bresciano e bergamasco, quali l’interessante San Giacomo Maggiore di Giuseppe Vermiglio (Pinacoteca Repossi di Chiari) e la piccola tela inedita di Matthias Stom, proveniente dalla chiesa di San Bartolomeo a Bergamo.

Apprezzati anche i cinque capolavori di Francesco Capella (Venezia 1711 – Bergamo 1784) che, restaurati per l’occasione nella Sala del Consiglio della Banca all’interno del programma  Grandi Restauri, vengono in questi giorni restituiti – nel loro originario splendore – alle Parrocchie di provenienza.

Il monumentale dipinto di Antonio Campi, raffigurante “Santa Caterina visitata nel carcere all’imperatrice Faustina” della Chiesa di Sant’Angelo a Milano, esposto durante la mostra appena conclusa, verrà restaurato nel periodo estivo e sarà reso fruibile al pubblico durante gli eventi espositivi di ottobre a Palazzo Creberg.

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