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Successo di Manuel Da Col e Samantha Galassi all’ottava edizione dell’Orobie Vertical – Foto
Sono tornati al successo, sul sentiero 301 da Valbondione al Rifugio Mario Merelli al Coca, il bellunese Manuel Da Col e la toscana, bergamasca d’adozione, Samantha Galassi.
In mille metri di dislivello l’ambiente può cambiare radicalmente, lo sanno bene i quasi 150 concorrenti dell’Orobie Vertical che, partendo dall’abitato di Valbondione hanno affrontato 3 chilometri di pura salita preceduti da 1 chilometro di falsopiano, fino a tagliare la linea del traguardo al Rifugio Mario Merelli al Coca. Dall’ultimo paese della Val Seriana sono arrivati su uno sperone roccioso che domina il fondovalle e che è circondato dalle cime più elevate delle Orobie, spartiacque fra Val Seriana e Valtellina.
Il bellunese del Team Scott Manuel Da Col, già vincitore lo scorso anno, ha bissato il successo completando la salita con il tempo di 42’00”. Alle sue spalle, sul secondo gradino del podio, è salito il clusonese Giovanni Zamboni che ha fermato le lancette su 43’43”. La medaglia di bronzo è spettata a Filippo Curtoni, altro specialista delle only up, terzo in 44’35”. William Boffelli è giunto quarto in 45’10”. Completano la top ten Marco Leoni, Matteo Sostizzo, Daniele Tomasoni, Francesco Bettoni, Giacomo Forconi e Sergio Bonaldi. Da citare il 16° posto del campione del mondo di mtb master Oscar Lazzaroni, al suo debutto nella corsa a piedi.
L’avevamo vista imporsi nel 2013 ed ecco il suo ritorno in grande spolvero. Samantha Galassi, portacolori della Recastello Radici Group / Scott, è stata la più veloce nella prova femminile, completando l’ascesa in 54’02”. Al suo inseguimento un osso duro, la scialpinista Corinna Gherardi, che si è aggiudicata la seconda piazza stoppando il cronometro su 54’26”. In casa Boffelli a Roncobello si festeggia il podio di Claudia, sorella di William, terza classificata in 56’48”. Quarta di giornata la svizzera Andrey Sophie, del team Scott International, valente sulle lunghe distanze, ha voluto mettersi alla prova in una disciplina diversa.
Mario Poletti, a capo di Fly-Up e della macchina organizzativa: «Danilo ha guardato dal cielo, c’è la sua mano in Orobie Vertical. Era il suo sogno unire lo sport alla promozione del territorio, noi abbiamo semplicemente continuato testardamente a portare avanti queste sue idee, che sono sempre state anche le nostre. Orobie Vertical è la gara regina di Fly-Up, siamo in montagna, quella vera, dove oggi si è respirata l’atmosfera che noi amiamo. Agonismo e amicizia, non potevamo desiderare di meglio. Tutto è filato liscio, grazie agli enti che ci hanno supportato, agli sponsor e a tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita di questa ottava edizione».
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