Cronaca
Poste Italiane, accordo sui contratti a tempo indeterminato
Poste Italiane, raggiunto un accordo sui contratti a tempo indeterminato. Coinvolti 3mila lavoratori in tutt’Italia e 294 in Lombardia.
È stato firmato questa mattina un importante e atteso accordo con Poste Italiane che permetterà di stabilizzare a tempo indeterminato almeno 3mila portalettere, oggi al lavoro in azienda con contratti a termine in tutt’Italia. In una seconda fase saranno previste altre 3mila assunzioni soprattutto di personale commerciale (fino al raggiungimento di quota 6mila complessivamente) nell’arco dei prossimi tre anni per posizioni specialistiche e previa selezione.
“Finalmente in Poste Italiane si assume: si darà così una prima risposta alla cronica carenza di personale” ha commentato da Roma, dove ha partecipato alla lunga trattativa (dalle dieci di ieri mattina fino alle 8 di oggi), Marisa Adobati della SLC-CGIL di Bergamo. “Si tratta di 3mila assunzioni (294 in Lombardia) di portalettere con stabilizzazione degli attuali contratti a tempo determinato, prevedendo un percorso di trasformazione di part time in full time, poi di mobilità provinciale, regionale, nazionale e, infine, di copertura delle carenze che si evidenzieranno nel recapito”.
Nella provincia di Bergamo le trasformazioni dei contratti part time a full time sono già state realizzate “mentre la mobilità darà finalmente risposta a tutti quei lavoratori che da tempo aspettano di rientrare nelle proprie località di origine, soprattutto nel sud Italia” prosegue Adobati. “Le mobilità vedranno, dunque, la fuoriuscita di personale dalla provincia di Bergamo verso altri territori, dando quindi maggiori opportunità occupazionali al nostro territorio che oggi, nonostante i percorsi di riorganizzazione, paga una pesante carenza di organico”.
Quello appena siglato è un accordo che punta alle “politiche attive del lavoro”, dando finalmente respiro alle istanze di chi, da mesi, lavora tra mille difficoltà, garantendo in ogni caso il servizio. Entrando nel merito dell’intesa e delle sue ripercussioni provinciali, è previsto l’accesso a una graduatoria on-line con procedura informatizzata, con diritto di precedenza in ambito territoriale a chi abbia già lavorato a Bergamo e provincia. In linea prioritaria questi lavoratori rimarranno nella stessa provincia, a garanzia della propria residenza e conoscenza del territorio. Le graduatorie verranno comunque redatte in ambito provinciale, regionale e nazionale a seconda della scelta che il lavoratore effettuerà liberamente. Si tratterà di graduatorie composte con il criterio dell’anzianità di servizio prestato come portalettere.
“Riusciremo a dare risposte anche ai problemi della sportelleria, immettendo personale nel recapito e spostando portalettere agli sportelli, cioè lavoratori che da anni sono in attesa di un percorso di progressione di carriera, con graduatorie ferme da tempo pur avendo già sostenuto percorsi di selezione” prosegue Adobati. “Come SLC-CGIL di Bergamo non possiamo che esprimere soddisfazione nella consapevolezza che quello di oggi è solo il primo passo: resta la necessità, più volte manifestata dalla CGIL, di stabilizzare sempre di più le forme di lavoro precario in questa azienda”.
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