Cronaca
Rinnovato il contratto nazionale dell’industria chimica-farmaceutica
Firmata l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria chimica-farmaceutica: 97 euro di TEM e 31 sull’EDR. Il nuovo CCNL in Bergamasca sarà applicato a poco meno di 8mila lavoratori.
E’ stato rinnovato, con 6 mesi d’anticipo, il contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, valido per il periodo 2019-2022. Il nuovo CCNL in Bergamasca sarà applicato a poco meno di 8mila lavoratori.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’intesa raggiunta nella tarda serata di giovedì 19 Luglio. In tempi brevi e con un anticipo di sei mesi rispetto la scadenza naturale, l’accordo definisce un aumento economico di 97 euro sui minimi contrattuali, suddiviso in quattro tranche: 30 euro a gennaio 2019; 27 euro a gennaio 2020; 24 euro a luglio 2021; e in ultimo a giugno 2022 l’erogazione di 16 euro” spiegano Sara Nava, della Filctem CGIL e Cristian Verdi della Femca CISL di Bergamo.
L’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR) acquisisce invece, all’interno del contratto, il ruolo di “ammortizzatore” degli scostamenti inflattivi, e verrà ripristinato nella quota di 22 euro dal mese corrente, che diventeranno 31 a partire da gennaio 2019. Alla scadenza del contratto, posticipata a giugno 2022, le parti verificheranno l’allineamento degli aumenti riconosciuti e verrà preso in considerazione anche l’andamento economico del settore, che negli ultimi anni è stato positivo in tutti i comparti. Altre risorse verranno così distribuite: + 1 euro sul gettone per la prestazione notturna che passerà a 13,50 e + 2,5 euro da destinare ai fondi (Fonchim o Faschim).
“L’innovazione quindi è il carattere distintivo di questa intesa – continuano Nava e Verdi – L’accordo demanda alla contrattazione aziendale la facoltà di convertire quote di risorse economiche in riduzioni dell’orario di lavoro per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e per trovare soluzioni più agevoli per i lavoratori più anziani”.
Confermato nel contratto il Fondo Bilaterale di Solidarietà T.R.I.S. (Tutele, Riqualificazione, Innovazione, Sostegno), previsto dall’Osservatorio nazionale sul contratto, per agevolare il ricambio generazionale e l’accompagnamento dei lavoratori più anziani alla pensione.
E’ stata introdotta la certificazione delle competenze e dei contenuti professionali, spendibile all’interno di tutte le aziende del settore, a partire dall’analisi dei fabbisogni formativi aziendali e settoriali. La condivisione dei piani formativi sarà poi coadiuvata dalla figura del delegato alla formazione.
In merito alle politiche famigliari, viene introdotta anche la possibilità di fruire dei congedi parentali ad ore. I permessi per malattia del figlio tra i 3 e gli 8 anni, inoltre, passano da 5 a 6 giorni.
Per quanto riguarda la sicurezza, in particolar modo nelle aziende dove operano più lavoratori tramite appalti, è stato introdotto un coordinamento dei RLSSA che consentirà una tutela più estesa ed inclusiva.
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