Cronaca
Mondo dell’imprenditoria automobilistica in lutto, è morto Sergio Marchionne
Sergio Marchionne si è spento questa mattina nella clinica di Zurigo dove era ricoverato da diverse settimane.
Si è spento questo mercoledì mattina 25 luglio a Zurigo all’età di 66 anni Sergio Marchionne ex amministratore delegato di FCA. Nei suoi anni alla guida di FIAT, dal 2004, è stato l’artefice del risanamento dell’azienda automobilistica e del suo rilancio internazionale anche grazie all’acquisizione della statunitense Chrysler.
A Torino lo aveva portato Umberto Agnelli, che lo aveva conosciuto in Sgs e lo aveva voluto nel consiglio di amministrazione. Il primo giugno 2004, pochi giorni dopo la morte di Umberto, è l’uomo scelto per guidare la rinascita, con Luca di Montezemolo presidente e John Elkann vicepresidente.
Marchionne nel febbraio 2005 diventa amministratore delegato dell’auto, lanciando la Grande Punto, varando un piano che prevedeva entro il 2008 investimenti per 10 miliardi.
Il 2009 è stato l’anno del salvataggio di Chrysler dal fallimento, con la trattativa con il Tesoro Usa e i sindacati americani e la benedizione da parte del presidente Barack Obama. L’operazione da cui è nata Fiat Chrysler Automobiles, sesto produttore mondiale di auto, con domicilio fiscale a Londra e sede legale trasferita dopo 115 anni da Torino ad Amsterdam, quotata a Milano e a Wall Street. Ultimo atto a Balocco nel Capital Market Day di Fca l’annuncio del traguardo del debito zero e di un piano di 45 miliardi di euro di investimenti con al centro vetture premium e l’auto del futuro.
Nel 2014 si impegnò ad azzerare i debiti di FCA e la cassa integrazione per gli operai. Marchionne aveva annunciato nel 2017 la sua decisione di lasciare la guida di FCA nei primi mesi del 2019, accompagnando la sua uscita con l’impegno di dirigenti come Manley, che ha ora anticipato l’assunzione del nuovo incaricato.
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