Cronaca
Omicidio di Laura Bigoni, il giallo di Clusone torna alla ribalta
Il periodico Vanity Fair torna ad occuparsi del giallo di Clusone a distanza di 25 anni quando, nell’estate del 1993 venne uccisa Laura Bigoni. Tutt’oggi l’omicidio non ha un colpevole.
La storia di Laura Bigoni, giovane uccisa a coltellate nell’agosto 1993 a Clusone mentre si trovava in vacanza nella casa d’origine dei genitori, continua a far parlare anche a distanza di anni.
La ricerca di giustizia infatti non si ferma: tutt’oggi infatti l’omicidio non ha un colpevole. A scriverne è il periodico Vanity Fair che quest’estate si sta occupando della saga “I grandi delitti”. Nell’articolo si fa riferimento alla cronaca del tempo: quando la giovane, residente nel milanese, raggiunge Clusone da sola (i genitori sarebbero arrivati dopo) per le vacanze dopo aver scoperto che il suo fidanzato, Gianmaria Negri Bevilacqua, aveva una relazione con un’altra.
L’ultima sera della vita di Laura, quella del 31 luglio, la giovane passa una serata in discoteca dove conosce un giovane di un paese vicino che la riaccompagnerà a casa. Da lì il vuoto. Laura viene trovata morta la mattina successiva quando una nuvola di fumo esce dalla sua abitazione in via Mazzini.
Il fidanzato si crea un alibi con l’amante ma gli investigatori non credono alla versione dei due che vengono processati, condannati in primo grado ma assolti in Corte d’Assise di Appello e dalla Cassazione.
Ad oggi la verità sull’omicidio sembra ancora così lontana, le piste alternative non sono state seguite e, ancora peggio, un assassino è libero.
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