ALZANO LOMBARDO
Pro Salvini e anti Salvini: la calda domenica politica di Alzano Lombardo
Domenica sera nel segno della politica ad Alzano Lombardo con la presenza del Ministro Salvini, osannato dal popolo della Lega e criticato dagli esponenti di sinistra.
Il fiume Serio a dividere due facce della Valle Seriana o, più ampiamente, di tutta l’Italia: ad Alzano Lombardo domenica sera alla festa della Lega è andato in scena il “Salvini show” mentre a poca distanza, in riva al fiume, una contro manifestazione spontanea ha raccolto giovani e meno giovani tra musiche e testimonianze di accoglienza.
Alla Bèrghem Fest, presso l’area feste in via Piave, il pubblico leghista delle grandi occasioni ha accolto il Ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini con applausi e cori da stadio.
Intervistato dal giornalista Mario Giordano, il primo argomento trattato è stato quello scottante delle indagini che riguardano il Ministro in merito alla questione della nave Diciotti (leggi qui).
“Il mio obiettivo – ha esordito – è di riaccompagnarli da dove sono partiti anzi di non farli partire proprio. La soddisfazione di questi giorni però è che se li sono presi paesi come l’Albania e realtà come la Curia a loro le spese”.
In riferimento alla notizia che è circolata negli ultimi giorni riguardo alla creazione di un nuovo partito Salvini ha detto: “No, non sto pensando ad un partito nuovo, il nome Lega non si tocca”.
Mario Giordano ha poi spostato l’attenzione sulla manovra economica che, secondo Salvini, comprenderà: quota 100 per le pensioni (sommando l’età anagrafica e gli anni di contributi), la demolizione della Legge Fornero e l’attenzione per i più disagiati con la rottamazione delle cartelle di Equitalia.
Nel frattempo dall’altra parte del fiume Serio, si è svolto l’aperitivo anti razzista nato spontaneamente da gruppi e associazioni vicini alla sinistra che hanno voluto lanciare un messaggio chiaro a Salvini: la non condivisione della sua politica.
A parlare alcuni ragazzi provenienti da diversi paesi dell’Africa che hanno condiviso le loro esperienze di accoglienza e di come sono diventati e si sentono cittadini italiani. “Diciamo no alla politica di propaganda di Salvini che campa sulla nostra pelle – hanno spiegato al microfono -. Noi siamo neri ma ci sentiamo italiani. Diciamo no al razzismo e alle discriminazioni”.
E mentre da una parte il Ministro finiva la sua serata da star tra selfie e foto, dall’altra un suo fantoccio compieva la traversata del fiume Serio su un gommoncino. “Un gesto ironico” hanno detto i manifestanti, così come ha commentato Salvini quando in cielo sono stati lanciati fuochi d’artificio: “Anche i centri sociali festeggiano la mia presenza, non ci capiamo più”.
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