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80 ore di gara, Bosatelli conclude in quarta posizione il Tor des Géants 2018
Oliviero Bosatelli chiude al quarto posto l’edizione 2018 del Tor des Géants.
Olivero Bosatelli alle 20,49 di oggi, martedì 12 settembre, dopo 80 ore e 50 minuti di gara ha concluso in quarta posizione l’edizione 2018 del Tor des Géants: la massacrante gara di 330 km partita domenica da a Courmayeur in Valle d’Aosta e vinta dallo stesso runner della Val Seriana nel 2016.
A disturbare la prestazione del Bosa un ginocchio dolorante che non gli ha dato pace dall’inizio della competizione: dopo il probabile ritiro annunciato già domenica sera, Oliviero non ha mollato e ha concluso con un eccezionale quarto. Al primo posto il valdostano Franco Collè che ha dominato la gara in solitaria. Al secondo posto il canadese Galen Reynolds, al terzo posto Peter Kienzl.
La prima giornata di gara
Giornata davvero “calda” a Courmayeur, domenica 9 settembre. Per la temperatura, certo, che ha testimoniato il proseguimento di un’estate dal cielo blu, ma soprattutto per l’affetto e il tifo delle migliaia di persone che alle ore 12 si erano assiepate alla partenza della nona edizione del Tor des Géants, la massacrante gara di 330 km.
L’idea di posticipare l’emozionante momento del via rispetto alle edizioni precedenti è stata dunque vincente. Pubblico che poi si è snodato lungo tutto il primo chilometro percorso dai concorrenti, fino al bosco nel quale si inerpica della prima salita impegnativa, quella che porta ai 2570 metri del Colle d’Arp. Dove, quasi come fosse una tradizione, c’è stato il primo concorrente ritirato. Pubblico da stadio anche al Colle d’Arp e al rifugio Deffeyes, da dove si può vedere il lungo serpentone dei concorrenti, oltre 860, risalire il tortuoso sentiero.
A La Thuile, punto di controllo e ristoro, dopo 18 km e mezzo di gara, a distanza di pochi minuti sono transitati Franco Collé, l’idolo della Valle d’Aosta, Gianluca Galeati e Giulio Ornati. Anche per loro gran folla e gran tifo. Poi Rifugio Deffeyes e Passo Alto, oltre i 2850 metri, quindi il Colle Crosatie, sempre in quota, e infine la discesa verso la prima base vita, a 50 km esatti dal via. Franco Collé, fresco come fosse appena partito, ci è arrivato in 7 ore e 30 minuti. La sua sosta è durata appena cinque minuti, prima di uscire ad affrontare la notte e il tratto che prevede la cima più alta del Tor, il Col Loson, con i suoi 3.299 metri. Galeati è arrivato alle 19,39, insieme all’altoatesino Peter Kienzl. Questi dunque i primi tre,
Gara d’attacco anche nella categoria femminile, dove in prima linea fin dalla partenza ci sono state la ultratrailer basca Silvia Trigueros Garrote, che ben conosce le strade del Tor per aver preso parte a edizioni passate, e la valdostana Sonia Locatelli. A distanza la terza concorrente, Alexandra Rousset, portacolori francese.
La gara di Oliviero Bosatelli
Il runner della Val Seriana Oliviero Bosatelli, vincitore del Tor nel 2016, ha combattuto per oltre 80 ore concludendo anche questa nuova impresa. Bosatelli, che ha dedicato la gara con un commovente post condiviso sui social al papà scomparso da poco, è stato molto sofferente per un ginocchio dolorante che gli ha imposto un’andatura “lenta” rispetto alle sue prestazioni.
A fare il tifo per lui sul tracciato di gara l’inseparabile moglie e gli amici. Mentre dal web è come se tutta tutta la Val Seriana lo avessi incitato con un corale: vai Bosa!
Bosatelli ha chiuso in quarta posizione a 8 ore e 47 minuti di stacco dal vincitore Franco Collé.
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