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Cronaca

Igor, che amava le montagne, vittima del dark web – la denuncia del padre della Val di Scalve

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Igor Maj, 14enne figlio dello scalatore Ramon Maj originario della Val di Scalve, si è ucciso per un gioco mortale che circola sul web: soffocarsi fino a morire.

La storia che vi raccontiamo è quella di Igor Maj e c’entra con le montagne solo attraverso la passione di questo ragazzo di 14 anni per le pareti e la roccia. Vogliamo raccontarvela perché desideriamo accogliere l’appello dei genitori di Igor, in particolare del papà Ramon Maj, noto climber originario della Val di Scalve e residente a Milano.

Igor che oggi non c’è più, vittima di un “gioco”, ma che gioco non è, del dark web. Lo chiamano “Blackout” e consiste nel soffocarsi fino a svenire per poi provare l’adrenalina della ripresa. Il suo corpo è stato ritrovato il 6 settembre scorso e ora sono in corso le indagini per fare chiarezza in merito a questa triste vicenda.

“Questo è in assoluto il post più triste di tutta la storia della pagina Fb dei Ragni. Forse, tratta della notizia più tragica che il nostro gruppo abbia mai conosciuto. Tante volte ci siamo sinceramente commossi per la scomparsa di qualche nostro amico, grandissimo alpinista, o semplice appassionato, e qualche volta abbiamo pianto un nostro anziano che ci ha lasciato per il normale corso della vita– scrive Fabio Palma sulla pagina social dei Maglioni Rossi -.

Ma niente è paragonabile a quello che ha cominciato a scuoterci fin dal primo istante che l’abbiamo saputo, settimana scorsa”. “Queste sfide alla morte sono sempre esistite e in ogni epoca si poteva rimanerne coinvolti, ma quelle di oggi sono più subdole, molto più subdole, perché possono compiersi nella stanza della tua casa, in pochi minuti, guidate da criminosi esempi virtuali, video orrendi che sono dei veri e propri atti terroristici ai nostri figli, ai nostri amici, a tutti noi– continua l’ex presidente dei Ragni di Lecco -. E non arrivano da sconsiderati terroristi stranieri, ma dalla nostra società.

Questa tragedia che per sempre porteremo nel nostro cuore, che da giorni ci ha reso le notti agitate e incomprensibili, deve rimanere un monito, come la famiglia, una STRAORDINARIA famiglia, ha reso pubblico affinché questi pericoli non rimangano in qualche distaccato trafiletto di internet”.

Sono stati proprio i genitori di Igor a voler rendere nota la vicenda lanciando un appello a tutti i genitori che potete leggere continuando su Montagna.Tv.

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