ALBINO
Festa ad Albino per i 10 anni dell’Associazione “Astorica”
Astorica festeggia 10 anni di attività con una mostra, uno spettacolo teatrale e un concerto per la comunità di Albino.
Tempo di festa per l’associazione Astorica di Albino. Dal 23 al 30 settembre, presso l’Auditorium Comunale, sarà aperta al pubblico, con entrata libera, una mostra “antologica” per celebrare il decimo anno di attività dell’associazione Astorica (Associazione Storica Città di Albino), una delle realtà culturali ed artistiche più significative di Albino. Nata nel 2008 con una prima esperienza di partecipazione ai cortei storici di Urgnano e di Bianzano, seguita poco dopo da un primo corteo storico organizzato in occasione dei solenni festeggiamenti per commemorare i 150 anni dell’incoronazione della Madonna del Miracolo della Gamba, a Desenzano, l’associazione Astorica ha compiuto un lungo e fervido cammino di trasformazione e strutturazione che l’ha portata ad avere una sua chiara fisionomia.
I fondatori dell’associazione, Angelo Milesi e Alessandro Persico, avevano attribuito all’associazione un nome lungo e complicato: Associazione Storica Culturale Medioevale Città di Albino; questo è stato semplificato, alcuni anni dopo, in Astorica.
I primi anni di attività sono stati caratterizzati soprattutto dalla partecipazione a cortei storici medioevali; successivamente, l’associazione si è strutturata in diversi settori, introducendo così anche rievocazioni di Roma dell’Età Imperiale (dal 27 a.c. con la proclamazione di Ottaviano come “Augusto” alla fine dell’impero romano nel 476 d.c.) con gladiatori, legionari, aurighi, matrone, nobili e senatori romani, popolani e cavalieri, tutti ben equipaggiati e vestiti con abiti che sono accurate repliche di quelli del periodo romano.
Tra le novità introdotte, troviamo: i cavalieri crociati (periodo dal 1095 al 1291) con i loro combattimenti con spade e pugnali; i cavalieri medioevali che si esibiscono nella giostra o torneo a cavallo con lance e spade; i combattenti medioevali che combattono con spade, mazze e asce, spesso anche con armi infuocate, a cavallo ed a terra.
Gli eventi non sono più limitati al solo corteo storico, ma affiancano ad esso uno spettacolo con una trama ben definita (spesso legata alla storia locale), che culmina in un combattimento, a terra o a cavallo, con una scenografia appropriata e con il coinvolgimento del pubblico. Dieci anni sono già un bel traguardo; logica, quindi, una mostra, dove saranno esposti pannelli fotografici rappresentanti i momenti più significativi dei vari eventi svolti; inoltre, verranno esposti abiti, armi ed oggetti vari del periodo romano e del medioevo, alla presenza di figuranti che accompagneranno i visitatori lungo il percorso espositivo.
La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico ed alle scuole del territorio, secondo questo calendario: domenica 23 settembre, alle 11, inaugurazione; quindi, apertura pomeridiana, dalle 16 alle 18; da lunedì 24 settembre a venerdì 28 settembre, la mostra sarà aperta al mattino per le visite scolastiche dalle 9 alle 12, con eventuali aperture anche al pomeriggio.
Sabato 29 settembre Astorica presenterà presso il Parco Alessandri (Parco degli Alpini), alle 20.45, uno spettacolo teatrale scritto appositamente per l’occasione, dal titolo “Milleuno” – commedia comica ambientata nel medioevo”, rappresentata dalla compagnia teatrale “La Compagnia dei Sogni”: regia, testi e scenografia a cura di Roberto Frutti e Gerardo Racano. Ingresso libero.
Domenica 30 settembre la mostra ritorna visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 16 fino al termine dell’esibizione dell’Orchestra Fiati del complesso bandistico Città di Albino che, alle 17, si esibirà nella sala dell’Auditorium con lo spettacolo “La Tv in bianco e nero” – musiche che hanno fatto la storia della Tv”; direttore, il maestro Savino Acquaviva.
In occasione della mostra sarà possibile ricevere informazioni sulle attività ed i programmi dell’associazione e chi sarà interessato potrà associarsi o prenotare, a titolo di prova, la partecipazione ad uno dei prossimi eventi.
Articolo tratto dal mensile Paese Mio
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