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Cultura

“Il Battaglione Bosniaco”, a Gandino la svolta mancata della Grande Guerra

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“Il Battaglione Bosniaco”, a Gandino un monologo sulla svolta mancata della Grande Guerra.

E’ probabilmente una delle maggiori “sliding doors” della storia, un episodio poco conosciuto che avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi durante la Grande Guerra ed evitare la disfatta di Caporetto.

Sabato 3 novembre alle 20.45 a Gandino, nell’Auditorium della Biblioteca Comunale (ingresso libero), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Gandino propone un monologo teatrale che racconterà con parole e musica un particolare episodio del 1917. Daniele Zanon (scrittore, sceneggiatore, musicista con fisarmonica e armonica a bocca) ed Omar Rottoli (autore, attore e narratore) presenteranno “Il Battaglione Bosniaco – Carzano 1917: il Grande Tradimento”.

E’ la versione teatrale del romanzo storico “Il Battaglione Bosniaco”, scritto da Daniele Zanon e Valerio Curcio, pubblicato nel 2016. E’ il racconto di quanto avvenne nel settembre 1917 in Valsugana: uno di quegli avvenimenti importantissimi che poi la storia ha deciso di dimenticare. Accadde che il maggiore Pivko, sloveno al servizio dell’esercito austriaco, decise di consegnare in mani italiane un piano che avrebbe probabilmente cambiato le sorti della guerra nelle settimane antecedenti Caporetto e portato alla sconfitta dell’Impero Austro-Ungarico. Le mani italiane erano quelle del maggiore Lalatta, il quale fece di tutto per convincere il comando supremo di Cadorna.

Con il piano e l’aiuto di Pivko l’Italia avrebbe avuto la vittoria in pugno. Un’occasione irripetibile, ma le cose si complicarono, gli interessi in gioco si accavallarono, i personaggi e i complotti si moltiplicarono. Ed il piano finì in tragedia.

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