Cultura
Festa della Donna, in Val Gandino musica, teatro e “attrici da bar”
Festa della Donna; in Val Gandino musica, teatro e “attrici da bar”. Appuntamenti a Leffe, Casnigo e Gandino.
Una miriade di appuntamenti caratterizza in Val Gandino la Festa della Donna, con il comune filo conduttore di un impegno convinto a proporre opportunità di riflessione e approfondimento.
Giovedì 7 marzo alle 20.30, l’appuntamento di apertura è presso l’Auditorium Comunale di Leffe che ospita “La tua eterna estate mai finirà”, un recital musicale con Stefania Re, cantante ed animatrice culturale. Verranno proposti brani di grandi autrici di ieri e di oggi, canzoni intramontabili interpretate da donne intramontabili. Venerdì 8 marzo alle 18 è in programma a Casnigo lo spettacolo musicale “Sola me ne vo”, del gruppo Les Saponettes al Teatro Fratellanza. Alle 19.30 seguirà la tradizionale cena preparata e servita da studenti dell’Alberghiero di Nembro.
Sempre venerdì 8 marzo (ore 20.45 Auditorium Biblioteca Comunale) saranno di scena a Gandino le “Attrici da bar” Alessandra Ingoglia e Maria Teresa Galati di MatèTeatro, con musiche di Graziano Gatti. “Attrici da bar” punta alla riscoperta della donna nella realtà del giorno d’oggi, prendendo a prestito le parole di Franca Rame, Dorothy Parker, Franca Valeri e altri autori che hanno saputo far riflettere, con ironia e in modo a volte feroce, sulle contraddizioni sociali legate al genere.
Venerdì 8 e sabato 9 marzo alle 20.30 l’Associazione Teatro Fratellanza di Casnigo, con il patrocinio del Comune, proporrà la rappresentazione teatrale dal titolo “La voce del silenzio nella forza delle donne”. E’ un atto unico scritto e diretto da Nives Bonandrini, proposto nell’ex Chiesa di Santo Spirito. La serata (ingresso libero) proporrà “donne di oggi e donne di ieri, mescolate sul palco della vita”.”Parleranno le macerie delle guerre, – spiega Bonandrini – griderà chi ha dato la propria vita in nome della libertà per continuare a dar voce a parole bendate, per dar voce a chi ha paura o non ha la forza di gridare”. Legata allo spettacolo anche un’esposizione fotografica a tema, con l’aggiunta dei violini di Federico Bianchi, realizzati con materiale di recupero.
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