BERGAMO
Un defibrillatore all’Università “sempre più on the road”
Rettore, autorità e istituzioni con Forze dell’Ordine all’Università degli studi di Bergamo per i racconti e le testimonianze degli studenti impegnati nei panni di chi vive la “catena” del 112.
«Il progetto On The Road sta assumendo un ruolo sempre più incisivo sul tema della prevenzione degli incidenti stradali nel nostro territorio, ponendosi come modello da seguire per altre città». Un sostegno, quello dell’Università degli Studi di Bergamo, che si è concretizzato con l’istituzione del Tirocinio di eccellenza “Reporter On The Road”: «I nostri studenti – ha detto il Rettore Remo Morzenti Pellegrini – sono chiamati ad affiancare i soccorsi e a raccontare su social e piattaforme digitali ciò che vedono e vivono».
«Un progetto – ha sottolineato il Rettore – basato su un coinvolgimento diretto e su una testimonianza personale dei giovani, che raccontano la loro esperienza a coetanei, colleghi e amici. Un racconto creato da giovani per i giovani che nasce sul campo e che, proprio grazie all’utilizzo di strumenti comunicativi multimediali e interattivi, non può che essere performante in termini di consapevolezza e assunzione di responsabilità civiche. Non credo esista metodo migliore per mantenere alta l’attenzione su questo grave problema».
Un intervento sentito quello del Rettore Remo Morzenti Pellegrini pronunciato nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo nel corso di un incontro promosso dall’ateneo bergamasco dedicato ai racconti e alle testimonianze dei “Reporter On The Road”: universitari che hanno affiancato i “Ragazzi On The Road” (gli studenti over 18 provenienti dalle scuole) vivendo come loro in prima persona l’esperienza a fianco di polizia locale e operatori dell’112 (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario) al fine di comprendere la realtà testimoniando le attività dei giovani protagonisti impegnati nel progetto, unico in Italia, com’è quello promosso dall’associazione Ragazzi On The Road presentato dal giornalista e ideatore del format educativo Alessandro Invernici.
All’incontro sono intervenute autorità, istituzioni, enti e numerose realtà – giunte anche da fuori provincia – che supportano e collaborano al progetto. Tutti uniti per un unico scopo: prevenire attraverso uno “schianto con la realtà” che renda più consapevoli i giovani dei pericoli della strada e delle distrazioni sempre più crescenti, e causa purtroppo di tragedie, al volante.
L’obiettivo del progetto – che dal prossimo 17 giugno al 7 luglio giungerà alla sua 12esima edizione, dopo aver reso consapevoli 508 studenti in questi anni operando in 40 comuni distribuiti su 4 provincie – è infatti quello di far conoscere e sperimentare di persona, sul campo, le attività nei panni delle realtà istituzionali e locali operanti negli ambiti della prevenzione, sicurezza, tutela, ausilio, soccorso urgenza ed emergenza (è possibile candidarsi sul sito www.ragazziontheroad.it).
Preziose le testimonianze di sette tra partecipanti ed ex partecipanti al progetto che hanno raccontato a diversi studenti presenti in sala le esperienze che hanno potuto vivere, invitandoli a prendere parte a un’esperienza che ha cambiato loro la vita. Sall Babacar ha raccontato della sua notte vissuta a fianco dei vigili del fuoco; Andrea della sua tesi di laurea ispirata alla comunicazione sociale di On The Road, invitando l’Università a intitolare un’aula alle vittime della strada; Giordano ha raccontato di come i suoi pregiudizi sulle Forze dell’Ordine siano crollati uno ad uno dopo la sua attività al loro fianco.
E’ intervenuto anche il docente di Letteratura Italiana dell’Università, Marco Sirtori, che ha seguito questo progetto fin dall’inizio, e che nel corso del suo intervento ha auspicato, come tutor coordinatore, la possibilità di allargare i confini del confronto a realtà europee, esportando attraverso i canali dell’Università il modello On The Road; inoltre ha avanzato la proposta di strutturare l’esperienza degli speciali “reporter” del Tirocinio d’Eccellenza a un vero e proprio laboratorio in cui confrontarsi con esperti del settore.
Patrizia Graziani, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, ha evidenziato l’importanza del progetto nel trasmettere la cultura del senso civico e del dialogo con le Forze dell’Ordine: «Grazie a On The Road Bergamo può dire con orgoglio di avere sul proprio territorio una filiera formativa che rappresenta un’eccellenza regionale e anche oltre i confini lombardi».
Toccante l’intervento del neo Vice Prefetto Vicario di Bergamo, Giuseppe Montella, in rappresentanza del Prefetto Elisabetta Margiacchi, che ha donato ai presenti la testimonianza della sua esperienza a Genova, spiegando l’importanza del dialogo con le Forze dell’Ordine: «Il Numero Unico d’Emergenza 112 ha permesso di salvare molte vite nel corso dell’episodio del crollo del Ponte Morandi». E’ intervenuta inoltre Maria Cristina Rota, Procuratore Aggiunto della Procura di Bergamo, che ha portato ai presenti i saluti del Procuratore Capo Walter Mapelli.
In seguito, a conclusione dell’evento, autorità, istituzioni e studenti si sono trasferiti nel chiostro dell’Università, dove è seguita la consegna all’ateneo di un defibrillatore, donato al Rettore dalle mani del presidente dell’associazione socio-educativa Ragazzi On The Road Giancarlo Bassi grazie al contributo di UBI Banca, rappresentata da Luca Gotti, Responsabile della Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest.
Gotti ha dichiarato che «la collaborazione con l’associazione Ragazzi On The Road consente di rendere concreto il nostro obiettivo di contribuire alla educazione e formazione delle giovani generazioni consapevoli del ruolo determinante che esse hanno all’interno della nostra società. La loro valorizzazione nel contesto attuale, anche attraverso questa importante esperienza in prima persona sul campo, va nella esatta direzione di rendere i nostri giovani già protagonisti della società di oggi e di domani».
Al momento della consegna del defibrillatore erano inoltre presenti Paolo Galimberti, responsabile delle Sale Operative Regionali Emergenza Urgenza della Lombardia, in rappresentanza del direttore generale di AREU Alberto Zoli, insieme ad Elena Rottoli, coordinatrice infermieristica AAT Bergamo, delegata dal direttore dell’AAT di Bergamo Angelo Giupponi, e il direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi. Insieme hanno rinnovato la loro convinta collaborazione al progetto “On The Road”.
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