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Cronaca

Infortunio Cazzano, i sindacati “Bisogna fare chiarezza”

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Infortunio mortale a Cazzano: domani i sindacati incontreranno l’azienda, giovedì i lavoratori. “Bisogna fare chiarezza sull’accaduto”.

In merito all’infortunio mortale di questa mattina (leggi qui) in una ditta di Cazzano Sant’Andrea dove una 50enne, Monica Cavagnis, ha perso la vita per strangolamento provocato dalla sciarpa che indossava impigliata nei cilindri di un macchinario per la fabbricazione di tessuti per tappeti, i sindacati informano che domani incontreranno i rappresentanti dell’azienda. 

Non ci sarebbero testimoni diretti ma da una prima ricostruzione sembra che la signora sia salita su una scala per controllare da vicino il tessuto e, nell’avvicinarsi ai cilindri in movimento la sciarpa si sarebbe impigliata, soffocandola. È stata rinvenuta da un collega che ha tagliato la sciarpa e fatto intervenire i soccorsi per tentare, invano, di rianimarla.

Nell’azienda tessile lavorano circa 140 persone. Con loro, giovedì, si incontreranno in assemblea i sindacati di categoria FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UILTEC-UIL di Bergamo. Si deciderà in quella sede se intraprendere eventuali azioni di protesta.

“E’ una tragedia, siamo vicini alla famiglia dell’operaia, a cui porgiamo le più addolorate condoglianze” hanno commentato oggi Enio Cornelli di FILCTEM-CGIL, Milena Occioni di FEMCA-CISL e Luigi Zambellini di  UILTEC-UIL di Bergamo. “Ora aspettiamo di capire cosa sia accaduto, se la lavoratrice si sia chinata per un malore o per l’espletamento di una mansione lavorativa. Ma vogliamo anche sapere se il macchinario su cui stava operando fosse dotato di tutte le misure di protezione, schermatura e sicurezza necessarie. Certo è che questo nuovo infortunio mortale si inserisce in un quadro già drammatico di morti sul lavoro e di infortuni che si ripetono a ritmi allarmati in tutti i settori lavorativi della nostra provincia”.

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