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Cronaca

Spettacolo notturno, la Val Gandino illumina le vette

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Le vette simbolo della Val Gandino si illuminano alla vigilia della Fiera di San Giuseppe.

Inedito spettacolo notturno sabato 30 marzo a Gandino, dove alla vigilia della Fiera di San Giuseppe la Squadra Antincendio Boschivo – Protezione Civile Val Gandino propone l’illuminazione notturna delle principali sommità che fanno da corona alle Cinque terre di montagna. 

“E’ l’occasione – spiega il presidente Giuseppe Castelli, rieletto a dicembre – per concludere le celebrazioni legate al 25° di fondazione della nostra associazione e nel contempo creare un prologo atteso ed originale per la Fiera di domenica 31 marzo, in occasione della quale predisporremo in Piazza XXV Aprile un campo base con tutte le dotazioni d’emergenza, a scopo dimostrativo e didattico, con esposizione di mezzi ed attività dedicate ai bambini”.

L’appuntamento per ammirare lo spettacolo notturno è previsto per le 20.30. In programma anche un amichevole vin brulé per chi vorrà condividere l’emozione dello spettacolo. Dapprima, attraverso i potenti fari installati al campo base, saranno illuminati i campanili della Basilica di S.Maria Assunta, della parrocchiale di San Nicola a Barzizza e di quella di San Giacomo a Cirano, che formano l’Unità Pastorale di Gandino dallo scorso novembre. Successivamente, in tarda serata, toccherà alla Croce dei Pastori in località Guazza, alla Croce di Corno, nell’area di Valpiana ed alla Madonna della Vita sul monte Pizzo, sopra Peia.

La grande croce metallica su Pizzo Corno fu posata nel 1925, in luogo di quella analoga ma di legno posizionata nel 1900. Per i volontari non fu certamente facile portare in quota il materiale: la Croce raggiunge i 16,29 metri di altezza e i 7,50 di larghezza. Fu realizzata dalla ditta Damiani di Fiorano al Serio. Le cronache del tempo sottolineavano con orgoglio che superava di ben 4,50 metri quella del Resegone, posata anch’essa in quegli anni. Nel basamento della croce furono murate due reliquie, entrambe provenienti dal Getsemani in Terra Santa. Papa Pio XI concesse una speciale benedizione, mentre il Vescovo di Bergamo Mons. Marelli concesse 50 giorni di indulgenza a quanti innanzi alla Croce avessero recitato tre volte il Gloria Patri. Per la Croce di Corno è stato lanciato un appello negli ultimi mesi, al fine di provvedere all’urgente manutenzione ed alla costruzione di un piccolo bivacco in loco, a ricordo del volontario Lorenzo Rottigni.

La Croce dei Pastori è stata posata invece il 20 aprile 2002 (Anno internazionale della Montagna) sui pascoli della Guazza, a poche decine di metri dall’omonima cappelletta riedificata nel 1976 per iniziativa del CAI Valgandino. La Croce raggiunge un’altezza di dieci metri e un apertura di sei, con struttura interna in ferro zincato e parte esterna in legno di larice siberiano. E’ dotata di un impianto led per l’illuminazione notturna comandata a distanza.

Sul monte Pizzo c’è invece la grande statua di “Maria Regina delle vette e Madre della vita” posata con uno spettacolare volo in elicottero nel 1995. Attivo per la realizzazione fu il Comitato per la Vita di Peia, che annualmente organizza la festa alla seconda domenica di settembre. La statua fu offerta alla comunità di Peia dalla famiglia Bosio a ricordo del padre Antonio. Il cammino di preghiera che viene proposto ogni anno prevede il ritrovo in località “Pozza del Lino”, dove anticamente si ritrovavano i mercanti di panni lana per lo scambio dei prodotti.

Nel video la Val Gandino dall’alto.

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