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Cronaca

Alta Via delle Grazie, a Gandino l’itinerario mariano fra valli e santuari

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Presentazione del Cammino fra Val Seriana e Alto Sebino lungo 315 chilometri con 12 tappe e 17 santuari. Al via anche la peregrinazione della Madonna di Altino, nel Centenario dell’Incoronazione.

“Quando le tue gambe sono stanche, cammina con il cuore”.  E’ una citazione di Paulo Coelho a caratterizzare la Charta Peregrini creata per il cammino de “L’Alta Via delle Grazie”, un nuovo percorso tra arte, fede e natura ideato in Bergamasca sullo stile di quello (celeberrimo) che conduce a Santiago de Compostela in Spagna. L’idea è nata in Valle Seriana grazie a Gabriella Castelli, 43 anni di Leffe, con esperienze negli ostelli per i pellegrini lungo il celeberrimo Cammino.

Se a Santiago il simbolo è una conchiglia, da noi è stato scelto un quadrifoglio blu, posto al centro di un rettangolo giallo e incastonato in una corona circolare con le stelle d’Europa. “L’Alta Via delle Grazie” dispone di una propria credenziale (il cosiddetto passaporto del pellegrino) su cui è possibile raccogliere i timbri delle varie tappe nonché quello di “Finis Viae”) e di una mappa complessiva.

Il percorso ad anello de “L’Alta Via delle Grazie” si snoda a partire dalla chiesa di S.Maria delle Grazie di Bergamo per 315 chilometri complessivi e 12 giornate di cammino. Il primo giorno si sale a Selvino, salutando il Santuario della B.V. del Perello, nella frazione Sambusita di Algua, in Val Serina. Il secondo giorno si scende a Vertova, mentre il terzo giorno si sale a Premolo, toccando la Madonna della Mercede (a Barbata di Bondo di Colzate) e la Madonna del Frassino (Oneta, in Val del Riso). Il quarto giorno, salendo da Premolo a Gromo, si tocca il Santuario della Madonna delle Lacrime (parrocchiale) a Ponte Nossa. Il quinto giorno si va da Gromo a Valbondione, mentre il sesto si scende ad Ardesio, meta il Santuario della Madonna delle Grazie.

Il settimo giorno si va a Castione della Presolana, con visite intermedie al Santuario della B.V.Addolorata di Clusone (senza dimenticare la Basilica) e alla Madonna delle Grazie di Sommaprada a Rovetta. L’ottavo giorno passaggi alla Madonna delle Grazie di Lantana (Dorga di Castione della Presolana) e al Santuario della Natività di Maria Vergine a Novezio, sino a Sovere. Il nono giorno ai pellegrini viene suggerita la visita alla Basilica di S.Maria in Valvendra a Lovere ed alla Madonna della Ceriola a Montisola, nel bel mezzo del lago d’Iseo. Il decimo giorno dalla Val Cavallina si torna in Valle Seriana, raggiungendo Gandino dopo aver visitato la Beata Vergine della Torre a Sovere ed il Santuario della Madonna d’Erbia a Casnigo.

Da Gandino (dopo aver ammirato la Basilica ed il Museo di arte sacra) è previsto, l’undicesimo giorno, il trasferimento a Fiobbio, con soste al Santuario di Altino ed a quello di S.Maria del  Misma a Casale. Ultimo giorno utile al ritorno a Bergamo, con tappe alla Madonna della Gamba a Desenzano, alla Madonna del Pianto ad Albino, alla Madonna della Misericordia dello Zuccarello (Nembro), al Santuario cittadino dell’Addolorata in Borgo S.Caterina edin S.Maria Maggiore (Città Alta). Importante rilevare che lungo il percorso, ad ogni tappa, sono stati identificati luoghi utili all’ospitalità dei pellegrini: case parrocchiali, monasteri, conventi (a Gandino quello delle Suore Orsoline).

Martedì 7 maggio alle 20.45 il Cammino de “L’Alta Via delle Grazie” viene presentato a Gandino, presso l’Auditorium delle Orsoline in via Castello. La presentazione verrà accompagnata dai dettagli relativi alla peregrinazione della Madonna di Altino in Val Seriana (sarà in Val Gandino a Leffe, Casnigo e Gandino a metà maggio) e dalla degustazione del “Gelato del Pellegrino”, proposto in vista del Centenario della Gelateria Leffese (1920-2020).

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito altaviadellegrazie.it.

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